Revisori legali, nella formazione 2023 entrano il codice della crisi e la sostenibilità
Con determina della Ragioneria dello Stato definito il programma formativo di quest’anno. Tra le novità il codice della crisi d'impresa, la contabilità pubblica e la fiscalità di impresa
Il nuovo programma formativo per i revisori legali, definito con la determina della Ragioneria Generale dello Stato n. 21513 del 6 febbraio, prevede l’introduzione di diverse materie, anche in seguito alle richieste avanzate dal Consiglio nazionale dei commercialisti. Per alcune materie è previsto un tetto massimo al numero dei crediti conseguibili, introdotto per rispondere alle esigenze di un aggiornamento diversificato.
Le novità
Tra i temi di maggior rilievo relativi a novità normative si segnalano il codice della crisi d'impresa, la contabilità pubblica e la fiscalità di impresa. L’inserimento di tali temi nel programma, chiarisce il Mef nell’introduzione al programma di quest'anno, dovrà in ogni caso evitare di ridurre l’offerta formativa in relazione ad altre materie che, seppure non caratterizzanti, restano comunque rilevanti.
Tra le materie caratterizzanti si segnala l’introduzione dei seguenti temi:
- Aspetti dei principi internazionali Isa Italia riguardanti gli Enti del terzo settore (A.2 “Principi di revisione nazionali e internazionali);
- Codice italiano di Etica e Indipendenza dei revisori di prossima emanazione (A.4 “Deontologia professionale ed indipendenza);
- Tecniche operative relative al controllo interno della qualità e della Relazione del revisore sui conti annuali separati e giudizio di conformità (A.5 “Tecnica professionale della revisione”).
Tra le materie non caratterizzanti è stata inserita l’Informativa sulla sostenibilità delle imprese (C2 “Diritto societario). Un argomento in linea con il Green Deal emanato dalla Commissione europea, ovvero con la definizione di una strategia comune costituita da un serie di misure, anche in materia finanziaria, per rendere più sostenibili e meno dannosi per l’ambiente la produzione di energia e lo stile di vita dei cittadini europei.
«L'introduzione di nuove materie va incontro alla richiesta effettuata in tal senso dal Consiglio nazionale dei commercialisti – affermano la consigliera Cndcec delegata alla formazione, Liliana Smargiassi, e i consiglieri delegati alla revisione legale, Gianluca Ancarani e Maurizio Masini –. Si tratta di un primo risultato che va nella direzione di supportare e rispondere alle esigenze degli iscritti, raggiunto grazie alla sinergia delle aree di delega della formazione e della revisione legale del Consiglio nazionale».
Limite ai crediti
Nel programma formativo 2023 viene indicato, per alcune discipline, il numero massimo di crediti che vengono riconosciuti ai fini dell’obbligo formativo:
-nelle materie del gruppo B.6 «Contabilità pubblica e gestione economica e finanziaria degli enti territoriali» si potranno conseguire fino a un massimo di 5 crediti annuali;
-nelle materie del gruppo C.3 «Disciplina della regolazione della crisi e dell’insolvenza» si potranno conseguire fino ad un massimo di 3 crediti annuali
-nelle materie del gruppo C.4 «Diritto tributario» si potranno conseguire fino ad un massimo di 3 crediti annuali