Ricavi prevedibili o una tantum: quando conviene il concordato preventivo
In alcune situazioni fortunate, come le società immobiliari o gli ex dipendenti, l’adesione porterà un notevole risparmio, ma fisserà anche uno standard per i bienni successivi
La società immobiliare che ha già pattuito canoni in crescita per il 2025. Il professionista che sta per incassare il compenso straordinario per una grossa operazione. L’ex dipendente che aveva già una partita Iva e ora si è messo totalmente in proprio. Sono alcuni dei contribuenti ai quali il concordato preventivo con il Fisco per il biennio 2024-25 potrebbe fruttare un notevole risparmio d’imposta.
In un panorama di generale incertezza e cautela verso il nuovo istituto – fotografato anche dalla ...