Ristrutturazione alberghi e agriturismi, bonus anche per le spese del 2022
Il decreto Sostegni bis ripropone il credito di imposta per le strutture ricettive
Il credito d’imposta previsto dall’articolo 79 del Dl 104/2020 per la riqualificazione e il miglioramento delle strutture ricettive turistico-alberghiere, compresi gli agriturismi, è esteso anche alle spese sostenute nel 2022. La conferma della proroga arriva dalla legge di conversione del decreto Sostegni bis.
Lo scorso anno, il Dl 104/2020 (decreto Agosto) ha riproposto il cosiddetto «bonus alberghi», vale a dire il credito di imposta riconosciuto alle strutture ricettive turistico-alberghiere che effettuano interventi di recupero del patrimonio edilizio.
Questo credito, previsto per la prima volta dall’articolo 10 del Dl 83/2014, era destinato alle strutture alberghiere esistenti alla data del 1° gennaio 2012 ed era determinato in misura pari al 30% delle spese sostenute, da ripartire in 3 quote annuali. Le disposizioni attuative sono invece state oggetto di un apposito decreto ministeriale (Dm 7 maggio 2015).
Lo stesso bonus è stato poi riproposto, in versione potenziata, anche per gli anni 2017 e 2018; la finanziaria 2017 (legge 232/2016, articolo 1, commi da 4 a 7) e il Dm 20 dicembre 2017 hanno, infatti, esteso il credito agli agriturismi e alle strutture termali e hanno innalzato la misura dal 30 al 65 per cento.
Il decreto Agosto lo aveva previsto anche per i due periodi di imposta successivi a quello in corso alla data del 31 dicembre 2019 (quindi, per coloro che hanno l’esercizio coincidente con l’anno solare, per il 2020 e 2021); da ultimo, il decreto Sostegni bis lo ha esteso anche al 2022.
Tra i soggetti ammessi a fruire del beneficio, come previsto dall’originario articolo 10 del Dl 83/2014 sono incluse le strutture che svolgono attività agrituristica. Si ricorda che a norma dell’articolo 2 della legge 96/2006, si definiscono agrituristiche le attività di ricezione e ospitalità esercitate dagli imprenditori agricoli di cui all’articolo 2135 del Codice civile attraverso l’utilizzazione della propria azienda in rapporto di connessione con le attività di coltivazione del fondo, di silvicoltura e di allevamento di animali.
Gli interventi che danno diritto al credito di imposta sono quelli di manutenzione straordinaria, interventi di restauro e risanamento conservativo, interventi di ristrutturazione edilizia, interventi di eliminazione delle barriere architettoniche, interventi di incremento dell’efficienza energetica e acquisto di mobili e componenti d’arredo destinati alle strutture alberghiere.
Il credito spetta in misura pari al 65% delle spese sostenute, con un limite di spesa pari a 200mila euro. L’articolo 79 del decreto Agosto dispone l’utilizzo del credito esclusivamente in compensazione mediante utilizzo del modello F24, ai sensi dell’articolo 17 del Dlgs 241/1997; la norma precisa, inoltre, che non si applica la ripartizione in tre quote annuali di cui al comma 3 del citato articolo 10 del Dl 83 del 2014. Resta da attendere il decreto attuativo che definirà le modalità per accedere alla misura; in passato era stato indetto un click day.