Rivalutazioni, la tecnica decide gli effetti
Dalla tecnica scelta dipende il valore di iscrizione in bilancio del costo dei beni
La rivalutazione dei beni produce molteplici effetti sui bilanci, con riferimento al patrimonio netto, ai piani di ammortamento, a quando si realizzeranno i risparmi d’imposta e quindi alla posizione finanziaria netta.
Con riferimento al patrimonio netto, la riserva iscritta a fronte dei maggiori valori attribuiti ai beni compensa i minori utili che saranno realizzati negli esercizi successivi per effetto dei maggiori ammortamenti che saranno stanziati. Una parte di essa è quindi destinata a essere idealmente riassorbita da tali minori utili futuri, mentre una parte (che corrisponde al risparmio netto di imposte) costituisce un effettivo incremento permanente del patrimonio netto.
Gli effetti contabili della rivalutazione differiscono, anche in misura significativa, a seconda della tecnica di rivalutazione che si sceglie di adottare. In base a quest’ultima dipende il valore di iscrizione in bilancio del costo dei beni e, a parità di aliquota di ammortamento, lo sviluppo prospettico del piano di ammortamento del bene rivalutato. Poiché è dai maggiori ammortamenti deducibili che consegue il risparmio d’imposta, una diversa distribuzione temporale degli stessi comporta una differenziazione degli effetti finanziari, che possono essere più o meno diluiti nel tempo a seconda di come la tecnica adottata impatta sul piano di ammortamento.