Controlli e liti

Rottamazione cartelle, l’adesione «libera» il coobbligato

immagine non disponibile

di Rosanna Acierno e Giovanni Parente

Rottamazione delle cartelle a effetto allargato. L’istanza di adesione presentata anche da uno solo dei coobbligati solidali ha effetto anche sugli altri che non si sono attivati per la definizione agevolata. Pertanto, ferme restando le misure cautelari e/o esecutive già avviate, l’agente della riscossione non procederà con nuove azioni. Inoltre, la rottamazione dei ruoli da parte del coobbligato estingue la pretesa per tutti. Aspetto di non poco conto considerando la presenza (tutt’altro che marginale) di casi in cui i ruoli rottamabili riguardano imposizioni indirette in materia di imposte di registro e di imposta sulle successioni e donazioni dovute in via solidale da più contribuenti. Sono alcuni dei chiarimenti forniti da Equitalia nel corso dell’incontro di ieri a Roma organizzato dall’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili della Capitale.

E ancora, in caso di mancato pagamento della prima o unica rata della rottamazione, anche i contribuenti che sono decaduti da una dilazione concessa a partire dal 22 ottobre 2015 potranno tornare al vecchio piano di rientro, qualora prima della presentazione dell’istanza di definizione agevolata entro il 31 marzo 2017 provvedano al pagamento in un’unica soluzione delle rate non versate. Quindi i debitori che rientrano nel piano di rateazione sono considerati alla stregua di quei contribuenti “virtuosi” che non risultano decaduti e che, in caso di mancato perfezionamento della rottamazione, potranno riprendere la dilazione precedentemente concessa, con pagamento delle rate sospese a decorrere da luglio 2017 (per gli altri chiarimenti sul ritorno alla rateazione si veda Il Quotidiano del Fisco del 7 marzo ).

Capitolo fermi e ipoteche . In relazione ai carichi definibili, l’agente della riscossione non può avviare azioni esecutive, disporre fermi amministrativi e ipoteche, o attivare altre misure cautelari. Rimangono tuttavia i fermi e le ipoteche già adottati alla data di presentazione dell’istanza di rottamazione. Qualora fosse già stata iscritta l’ipoteca esattoriale prima della trasmissione della domanda di rottamazione, questa manterrà i suoi effetti fino al pagamento integrale delle somme dovute a titolo di rottamazione. Per quanto riguarda, invece, le procedure esecutive, la domanda di definizione inibisce solo quelle non avviate mentre per quelle in corso lo stop può arrivare solo se non si trovano in stato avanzato . Niente da fare, quindi, nel caso del pignoramento in cui la quota stipendiale sia stata già versata.

L’incontro di ieri con i commercialisti romani è stato anche l’occasione per confermare il forte interesse per la rottamazione. Tra l’altro, il Lazio è la regione con il più alto numero di istanze in Italia. «Siamo passati da un ritmo di 500 dichiarazioni di adesioni giornaliere delle fasi iniziali - spiega Sergio Frigerio, direttore regionale del Lazio di Equitalia - alle 2.200 di lunedì. Quasi tre quarti vengono presentate per via telematica, attraverso l’e-mail o la posta elettronica certificata (Pec). A livello regionale sono state presentate complessivamente quasi 70mila istanze, di cui l’85% concentrato in provincia di Roma». Mentre sempre a livello regionale sono state 600mila le comunicazioni sui carichi 2016 iscritte a ruolo ma non ancora trasposte in cartelle effettuate entro il 28 febbraio scorso (così come prevedeva il decreto fiscale collegato alla manovra).

Per facilitare ulteriormente il rapporto tra agente della riscossione e commercialisti (ma non solo) è allo studio un potenziamento delle funzionalità dell’area riservata del sito : un canale in cui solo nell’area della Capitale sono arrivate circa 10mila istanze di rottamazione dall’inizio di gennaio attraverso i professionisti. Più in generale, comunque, la telematica ha consentito di moltiplicare la possibilità di fornire risposte alle richieste anche di delucidazioni rispetto alla sola attività di sportello.

L’importanza del dialogo è stata ricordata anche dai vertici dell’Odcec di Roma. «L’interlocuzione del nostro Ordine con le istituzioni - ha rimarcato il presidente Mario Civetta - è stata ricca di spunti di interesse e di risultati per i nostri iscritti. Equitalia ha risposto a oltre l’80% dei quesiti formulati.Oltre alla quantità, l’aspetto più importante è la qualità per questo va il mio ringraziamento all’agente della riscossione». Mentre per Dorina Casadei, responsabile dell’area fiscale, «la possibilità di interloquire ci facilita il lavoro e ci offre la possibilità di scambiarci le idee per arrivare a fornire soluzioni di equilibrio: oltre all’impegno di Equitalia va sottolineato anche quello di tutti i colleghi che hanno partecipato al tavolo tecnico».

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©