Controlli e liti

Rottamazione, le domande si possono anche revocare

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di Luigi Lovecchio

La riapertura dei termini per chi ha ricevuto il rigetto della precedente rottamazione delle cartelle di pagamento può essere attivata anche solo per alcuni dei carichi della prima definizione agevolata. È sempre possibile revocare l’istanza di definizione, purché entro la scadenza di legge. Ed entro tale data il debitore può comunque ripresentare l’istanza. È ammesso anche pagare le somme della definizione agevolata con la compensazione in sede di erogazione dei crediti d’imposta, ai sensi dell’articolo 28-ter del Dpr 602/1973 . Sono alcune delle indicazioni contenute nelle prime istruzioni operative interne dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione.

Dopo la pubblicazione dei nuovi modelli (si veda il Sole 24 Ore di ieri), la rottamazione bis è entrata nella fase operativa. Se si temono azioni cautelari o esecutive dell’agente della riscossione, è bene anticipare il momento di trasmissione della domanda. Qualora il canale telematico non dovesse essere ancora attivo, si può sempre presentare il modulo direttamente negli uffici dell’agente della riscossione.

Nel modello DA-R, per i debitori esclusi dalla prima definizione per non aver pagato tutte le rate scadute a fine 2016, è prevista l’indicazione alternativa dei dati identificativi del precedente provvedimento di rigetto ovvero del numero delle cartelle e/o degli avvisi oggetto di tale provvedimento. L’Ader chiarisce che tale seconda indicazione riguarda il caso in cui il debitore non intenda ripresentare l’istanza con riferimento alla totalità dei carichi rottamati in precedenza. In questa eventualità, dunque, si potranno precisare le partite da definire.

È confermato che l’istanza di definizione, anche per la rottamazione 2017, è sempre revocabile entro il termine di legge, e cioè entro il 31 dicembre 2017, per il modello DA-R, e entro il 15 maggio 2018, per il modello DA-2017.

È possibile pagare le somme della definizione agevolata tramite la procedura di cui all’articolo 28-ter del Dpr 602/1973. Questa disposizione trova applicazione all’atto della erogazione di crediti d’imposta da parte dell’agenzia delle Entrate. È previsto che prima del materiale esborso delle somme, le Entrate interroghino il sistema dell’agente della riscossione per verificare se vi sono carichi pendenti. In caso di riscontro positivo, si invia al contribuente una proposta di compensazione volontaria dell’uno con gli altri. L’Ader conferma, al riguardo, che questa soluzione può anche essere utilizzata per versare le rate di qualsiasi definizione agevolata.

Da segnalare inoltre la possibilità, prevista per la prima volta nel modello DA-2017, di indicare semplicemente la volontà di definire «tutti i carichi» rientranti nella nuova definizione agevolata, senza dettagliare le partite affidate all’agente della riscossione. Prima di farlo, conviene tuttavia leggere comunque l’estratto di ruolo. Viene infine precisato che la rottamazione 2017 comprende, al più, le partite prese in consegna fino al 10 ottobre 2017, in quanto trasmesse nella seconda metà di settembre.

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