Sconta l’Iva più alta il kit alimentare che contiene ingredienti diversi
La risposta a interpello 35/E analizza il caso della cessione di un mix di prodotti con aliquote diverse
La cessione di kit contenenti ingredienti per la preparazione di un pasto è una cessione di beni ed è soggetta ad Iva con l'applicazione dell'aliquota più elevata. Lo stabilisce la risposta ad interpello n. 35 dell’agenzia delle Entrate che si pronuncia sul trattamento Iva di una cessione di un “mix” di prodotti aventi aliquote differenti, lasciando però alcuni punti poco chiari.
Nulla quaestio sulla qualificazione dell'operazione quale cessione di beni piuttosto che prestazione di servizio trattandosi propriamente della fornitura di una box contenente un insieme di ingredienti, oltre alla ricetta e alle istruzioni per la preparazione del piatto, senza alcun tipo di servizio aggiuntivo (a parte il trasporto). Mancando la componente del servizio, non può trattarsi di ristorazione né di catering, come precisato dall'articolo 6 del regolamento (UE) 282/2011.
Quanto alla determinazione dell'aliquota Iva da applicare, la risposta delle Entrate è nel senso di attribuire alla cessione quella più elevata tra quelle astrattamente applicabili agli ingredienti che compongono la confezione. Per le Entrate, la soluzione prospettata troverebbe conferma, tra l'altro, nella risoluzione 142/E/1999 secondo cui in presenza di più operazioni, per le quali sia pattuito un corrispettivo unico, deve aversi riguardo all'aliquota Iva dei beni ceduti, a prescindere dall'eventuale prevalenza dei beni ad aliquota inferiore. Sembrerebbe, pertanto, trascurata la più recente risoluzione 51/E/2019 che invece sostiene che la presenza nella stessa confezione di beni assoggettati ad aliquote differenti, per le quali non sia possibile riscontrare una predominanza che conferisca il “carattere essenziale”, comporta l'assoggettamento dell'intera confezione all'aliquota Iva più elevata.
Al contrario, laddove, sulla base dei parametri di natura, quantità, peso ecc. sia possibile individuare il carattere essenziale del prodotto misto, la classificazione doganale, e di conseguenza l'aliquota Iva applicabile, dovrà essere effettuata tenendo in considerazione la merce che conferisce all'insieme il carattere essenziale.
Nel caso di specie, non essendo possibile individuare il carattere essenziale del kit di ingredienti è condivisibile l'applicazione dell'aliquota più elevata. Ma ciò non significa che si può prescindere da tale valutazione la quale, in altri casi, potrebbe portare a risultati diversi.
Infine, forse per mancanza nel testo della risposta di qualche dettaglio dell'operazione considerata, non sembra condivisibile la tesi delle Entrate che considera il trasporto quale prestazione distinta rispetto alla cessione del bene e non accessorio allo stessa ai sensi dell'articolo 12 del Dpr 633/72.