Imposte

Semplicità ed equità i cardini per un fisco etico e sostenibile

Rappresentanti istituzionali a confronto al Festival dell’economia civile

di Marco Piazza

Individuare gli “ingredienti” essenziali per un sistema di tassazione etico e sostenibile: è questa la domanda centrale che è stata posta a sette autorevoli rappresentanti delle istituzioni nell'ambito del Festival nazionale dell'economia civile, partito ieri a Firenze e che si concluderà domenica 26 settembre.

Gli interpellati, quasi all'unanimità, hanno indicato la semplicità del sistema e la sua equità ma non solo. È emerso che un sistema fiscale, per essere etico, deve essere fondato sul consenso, compreso, e quindi comprensibile, amministrabile e trasparente. Il sistema etico è poi quello che porta crescita.

Giacinto Della Cananea, ordinario di diritto amministrativo e presidente della Commissione interministeriale Giustizia/Mef per la riforma della giustizia tributaria, mette in evidenza la necessità di un miglioramento della giustizia tributaria, tramite il rafforzamento dell'indipendenza e della professionalità della stessa; ma anche il bisogno di un rafforzamento della certezza dei principi di legittimo affidamento ed autotutela, tramite un maggior dialogo tra sistema giudiziario nazionale e comunitario.

Franco Gallo, presidente emerito della Corte costituzionale, ritiene necessario dare più ampio spazio all'intervento ridistributore dello Stato dal momento che «tutti gli interventi fiscali fatti negli ultimi vent'anni sono stati un po' sporadici, poco coerenti, poco organici, e hanno avuto l'effetto di contrarre, non tanto di esaltare la redistribuzione del reddito e della ricchezza».

Franco Massi, segretario generale della Corte dei conti, rimarca due necessità: quella di una totale disclosure del bilancio pubblico, perché il dovere dei cittadini di pagare le tasse ha come contraltare il loro diritto ad avere piena consapevolezza della destinazione del proprio contributo alle casse dello Stato e quella di formare e selezionare funzionari pubblici preparati e corretti».

Marcello Minenna, direttore dell'agenzia delle Dogane e dei Monopoli, tratta il delicato tema della sostenibilità ambientale e dei giochi. In questo contesto, i suggerimenti sono stati il raggiungimento della finanza green da parte degli Stati, il contrasto alla criminalità e l’avanzamento tecnologico per consentire un operato più funzionale dell’amministrazione finanziaria.

Ernesto Maria Ruffini, direttore dell'agenzia delle Entrate e dall'agenzia delle Entrate-Riscossione, auspica una semplificazione legislativa che consenta al contribuente di comprendere «di essere assistito dall'Agenzia e non di essere investito». Fondamentale quindi il rapporto con il contribuente e che la tecnologia sia a vantaggio del cittadino.

Fabrizia Lapecorella, direttore generale delle Finanze al Mef, si sofferma sul rapporto tra fiscalità e welfare invitando a valutare la separazione tra i due per dare maggiore chiarezza ai contribuenti. Tenuto poi conto che dal 1° gennaio 2022 sarà presidente del Comitato affari fiscali dell'Ocse, analizza le misure previste dal G20 sulla tassazione minima delle multinazionali.

Giuseppe Zafarana, comandante generale della Guardia di Finanza, ha parlato del profilo etico delle sanzioni, e della necessità che il contribuente percepisca che ci sia una gestione mirata delle verifiche fiscali, oltre che dell'importante campagna di educazione alla legalità economica che la Guardia di Finanza sta facendo nelle scuole.

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