Controlli e liti

Sì al sequestro con indicazioni generiche

immagine non disponibile

di Laura Ambrosi

Nei reati tributari è legittimo il decreto di sequestro preventivo che preveda genericamente la sottoposizione a vincolo a titolo diretto in capo alla società e, in subordine, per equivalente sui beni delle persone fisiche ove il primo risulti infruttuoso o incapiente a condizione che sia indicato il valore da cautelare. L'individuazione dei beni e della forma del sequestro (diretto o per equivalente) può essere svolta dal pubblico ministero in sede esecutiva. A fornire questi interessanti principi è la Cassazione , sez. 3 penale con la sentenza 29862 depositata ieri.

A seguito dell'omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali da parte di una Srl, veniva disposto dal Gip il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di denaro, beni mobili ed immobili nella disponibilità dei contribuenti indagati (amministratore di fatto e di diritto della società) fino all'equivalente della somma ritenuta evasa ove il sequestro diretto nei confronti della Srl fosse risultato infruttuoso o incapiente rispetto al medesimo importo.

Gli interessati ricorrevano per Cassazione avverso la conferma della misura da parte del tribunale del riesame. Lamentavano, in estrema sintesi, che lo “spostamento” del sequestro in via diretta (nei confronti della società) rispetto all'equivalente (nei confronti delle persone fisiche) richiedeva il preliminare accertamento dell'assenza di un bene costituente il profitto o il prezzo del reato in capo all'impresa.

Nella specie tale accertamento non era stato esperito in quanto il decreto riportava un semplice inciso in cui si rappresentava genericamente che la misura per equivalente contro le persone fisiche era subordinata all'infruttuosità o incapienza del sequestro diretto contro la società. Peraltro tale accertamento patrimoniale negativo in capo alla società era stato eseguito successivamente all'emissione del decreto del Gip.

La Cassazione ha respinto il ricorso evidenziando in sintesi che il provvedimento non deve necessariamente individuare una specificazione dei beni da sequestrare potendo tale attività esser svolta dal pm nella fase esecutiva compresa la determinazione delle modalità del sequestro stesso (diretto o per equivalente). È necessaria invece l'individuazione della somma da sottoporre a vincolo.

Cassazione, III sezione penale, sentenza 29862 del 3 luglio 2018

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©