Sistema di invio corrispettivi con una sola data di partenza
Avvio unitario e modalità unica di certificazione dei corrispettivi giornalieri nonostante l'installazione dei registratori telematici sia avvenuta in tempi diversi nei punti vendita in cui si esercita l'attività: con la risposta ad interpello n. 139/E pubblicata ieri, l'agenzia delle Entrate raccomanda comunque agli operatori di procedere alla sostituzione o all'aggiornamento graduale dei registratori di cassa con i nuovi registratori telematici in maniera tempestiva, e quindi entro il 30 giugno 2019 per i contribuenti con volume d'affari oltre i 400.000,00 euro obbligati alla memorizzazione e trasmissione telematica dal 1° luglio 2019, ed entro il 31 dicembre 2019 per tutti gli esercenti tenuti dal 1° gennaio 2020.
Le soluzioni prospettate nell'istanza di interpello, ma non condivise dall'Agenzia, puntavano invece non solo sulla decorrenza della memorizzazione e trasmissione telematica dal primo giorno di messa in servizio del registratore telematico, anche se precedente all'avvio dell'obbligo, con contestuale esonero dall'obbligo di certificazione con ricevuta o scontrino fiscale ed esonero di qualsivoglia sanzione amministrativa e penale, ma anche sulla possibilità di certificare in maniera mista, con documento commerciale e con ricevuta o scontrino, per punto vendita sino all'avvenuta installazione in tutti gli esercizi.
Le motivazioni dell’Agenzia
Nel rispondere all'interpello, l'Agenzia ha precisato innanzitutto come, prima della data di decorrenza dell'obbligo, i nuovi registratori telematici possono comunque essere utilizzati come registratori di cassa, per poi metterli in servizio e a regime con le nuove funzionalità. È prevista infatti nelle relative specifiche tecniche una procedura operativa caratterizzata da diverse configurazioni dei registratori telematici, che pongono il registratore stesso nello stato di “censito”, in quello “attivato” ed infine “in servizio”: solo in quest'ultima fase, il registratore diviene effettivamente operativo potendo memorizzare e trasmettere telematicamente i dati.
In ogni caso, considerando come la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi risultano finalizzate al contrasto all'evasione fiscale incentivando e semplificando l'utilizzo delle operazioni telematiche, le Entrate ricordano come, in assenza sul punto di espresse indicazioni contrarie, gli operatori potrebbero comunque su base volontaria decidere di mettere in servizio i registratori telematici prima del 1° luglio 2019.
Anche in questa ipotesi, tuttavia, non si potranno mai certificare in maniera promiscua i corrispettivi giornalieri procedendo in parte con il rilascio di documenti commerciali, avvalendosi di registratori o server telematici o della soluzione web che sarà messa a disposizione, ed in parte tramite scontrino o ricevuta fiscale in ragione della progressiva attivazione nei diversi punti vendita.
Inoltre, sino al 1° luglio 2019, la memorizzazione e l'invio telematico dei dati non possono in alcun modo ritenersi sostitutivi degli obblighi di registrazione dei corrispettivi di cui all'articolo 24, comma 1, del decreto Iva.