Sui conti oltreconfine dal 2016 la verifica degli intermediari
La marcia verso l'approvazione del "Fatca multilaterale", il sistema di interscambio automatico dei dati finanziari messo a punto dall'Ocse, fa un passo avanti decisivo. Il 28 maggio scorso, a Parigi, dopo un ultimo confronto con operatori finanziari e associazioni di categoria, si sono conclusi i lavori di stesura del Commentario, un documento di oltre 100 pagine che declina i requisiti di dettaglio della disciplina.
Ad oggi sono 63 i Paesi che hanno dichiarato la loro volontà di aderire al programma, dopo che a febbraio è stato pubblicato il Crs (Common Reporting Standard), il sistema multilaterale Ocse basato sull'impianto Usa Fatca (Foreign Account Tax Compliance Act), che comporterà l'identificazione e la segnalazione dei conti finanziari detenuti da soggetti non residenti alle competenti autorità locali in modalità automatica.
I primi obblighi per gli intermediari finanziari, dovrebbero partire dal 1° gennaio 2016, con le procedure di adeguata verifica dei conti finanziari aperti dalla clientela e la prima segnalazione alle autorità nel 2017. L'adeguata verifica dei conti "preesistenti" (conti finanziari aperti entro il 1° gennaio 2016) dovrà invece essere completata da parte degli intermediari finanziari entro il 31 dicembre 2016 per le persone fisiche per cui il saldo dei conti ecceda il milione di dollari, ed entro il 31 dicembre 2017 per le restanti persone fisiche e persone giuridiche. Questo perchè l'analisi relativa a tali soggetti implica un processo più complesso in quanto, in alcuni casi, sarà necessario identificare la residenza fiscale del titolare effettivo. Solo per le persone giuridiche è inoltre riconosciuta la possibilità di beneficiare di soglie opzionali di esenzione (pari a 250.000 dollari) al di sotto delle quali potrebbe non essere necessario procedere all'adeguata verifica.
In aggiunta, le istituzioni finanziarie dovranno svolgere le attività di reporting (ovvero di comunicazione dei conti finanziari rilevanti ai fini Crs) entro settembre 2017 limitatamente ai conti finanziari detenuti dalle persone fisiche (sia nuovi che preesistenti nei casi previsti). Per le persone giuridiche e per le persone fisiche con conti che hanno un saldo che non supera la soglia del milione di dollari il termine è previsto nel 2018. Il Commentario dovrebbe essere approvato entro la fine di giugno dal Cfa (Committee on Fiscal Affairs) dell'Ocse, e successivamente sottoposto al G20 previsto a settembre per la condivisione finale da parte dei Governi per poi avviare il processo di implementazione attraverso uno strumento multilaterale.
È invece ormai alle porte l'entrata in vigore della normativa Fatca che prevede dal 1° luglio 2014 i primi obblighi di identificazione della clientela con residenza fiscale statunitense. Lo scorso 2 maggio 2014, l'Irs Usa, sulla base delle pressioni degli operatori in difficoltà nell'adeguamento, ha introdotto un'ulteriore proroga. Con la Notice 2014-33 l'Irs ha, infatti, previsto la possibilità di posticipare di sei mesi l'avvio delle procedure di identificazione dei conti aperti dalle persone giuridiche. Le istituzioni finanziarie che sceglieranno di avvalersi di tale opzione potranno pertanto trattare come conti pre-esistenti i conti finanziari aperti da tali clienti nel periodo compreso tra il 1° luglio 2014 e il 31 dicembre 2014. Sulla base dell'attuale panorama normativo, tuttavia, il beneficio concesso dall'Irs rischia di trovare applicazione esclusivamente nei Paesi che non abbiano firmato un accordo bilaterale Iga 1 (Inter Governamental Agreement). Non quindi all'Italia.