Sulla riscossione servono misure stabili per aiutare chi è a corto di liquidità
Limitando la valutazione alla sola efficacia, il giudizio sul provvedimento della cosiddetta rottamazione dei ruoli sarebbe positivo. Dati alla mano, l’obiettivo di incrementare o, meglio, anticipare, il gettito nel breve periodo è stato centrato. Il discorso cambia radicalmente se, invece, inquadriamo l’analisi nella prospettiva dichiarata di aiutare i contribuenti a far fronte ai debiti tributari, lievitati a dismisura, a causa di sanzioni e di interessi di mora sproporzionati.
I limiti
Appare evidente l’incoerenza di una misura una tantum per far fronte alle pressanti esigenze di revisione del sistema sanzionatorio. Che andrebbe graduato a seconda della gravità dell’inadempimento, e del sistema della riscossione, il cui costo è decisamente troppo elevato. Interventi urgenti che attendono da troppo tempo una riforma strutturale. È lecito domandarsi, inoltre, dove sia finita l’attenzione per l’equità e quale quadro emerga dall’analisi di chi può beneficiare di un provvedimento premiale che impone il versamento di quanto dovuto con scadenze massime inferiori all’anno e la rinuncia a piani di rateazione più favorevoli.
La modulazione
Il dubbio è che si siano agevolati i contribuenti meno meritevoli, quelli che avrebbero comunque potuto pagare, mentre nulla si è fatto per coloro che versano in condizioni finanziarie critiche. Questi, senza un concreto abbattimento degli importi dovuti, rischiano l’insolvenza, l’uscita dal mercato, con la conseguente perdita di posti di lavoro. L’analisi di questi casi e l’opportuna modulazione degli strumenti normativi per affrontarli dovrebbero essere delle priorità.
Interventi finalizzati
Provvedimenti ad hoc sarebbero necessari. Per non vanificare la possibilità di incassare almeno una parte dei crediti pregressi, creare le condizioni per non perdere delle future fonti di gettito e ridare una speranza a tanti contribuenti che non hanno potuto pagare per mancanza di risorse finanziarie. Dando uno sguardo al tema dell’equilibrio dei conti pubblici, in ultima analisi, va considerato che la conseguenza empirica di misure di questo tipo rischia di essere quella di ridurre gli adempimenti spontanei e di provocare una caduta del gettito nel medio periodo.