Telefisco 2020 / Investimenti, bonus in F24 da gennaio 2021
Credito di imposta sugli investimenti super e iperammortizzabili compensabile in F24 già dal 1° gennaio 2021
Credito di imposta sugli investimenti super e iperammortizzabili compensabile in F24 già dal 1° gennaio 2021. Nel corso di Telefisco 2020, l’Agenzia delle Entrate ha confermato che i crediti di imposta da agevolazioni, che si indicano nel quadro RU, compreso il nuovo incentivo agli investimenti previsto dalla legge di Bilancio 2020, non sono interessati dal nuovo vincolo di compensabilità solo dopo la presentazione della dichiarazione introdotto dal collegato alla manovra. È stato inoltre precisato che i crediti che derivano da integrative in termine lungo, presentate nel 2019, si rigenerano come crediti di tale anno e vanno dunque compensati, se di importo superiore a 5mila euro, solo dopo aver presentato il modello Redditi 2020.
Stretta sulle compensazioni
Il Dl 124/2019, cosiddetto collegato alla manovra 2020, è intervenuto in più direzioni per contrastare fenomeni di evasione che si verificano mediante indebite compensazioni e omessi versamenti di ritenute sui redditi di lavoro dipendente. L’obiettivo viene raggiunto, come è stato notato dai partecipanti a Telefisco 2020, addossando ai contribuenti, compresi quelli virtuosi, oneri di controllo e vincoli che più propriamente spetterebbero all’Amministrazione finanziaria. Su molti di questi nuovi adempimenti cominciano a giungere le prime risposte del Fisco, ma sono ancora moltissime le questioni che sollevano dubbi, soprattutto sul versante dei controlli sulle ritenute degli appaltatori. Con riferimento ai nuovi vincoli per la compensazione di crediti fiscali, l’Agenzia delle Entrate ha fornito due importanti chiarimenti nel corso di Telefisco 2020 che si è tenuto ieri.
Crediti di imposta da agevolazioni
Un primo quesito ha riguardato l’esatto ambito oggettivo della modifica apportata dal Dl 124/2019 all’articolo 17 del Dlgs 241/1997 secondo cui anche per la compensazione di crediti di Irpef, Ires, addizionali, imposte sostitutive e Irap (come già accade da alcuni anni per l’Iva), per importi superiori a 5mila euro, occorre attendere il decimo giorno successivo alla trasmissione della dichiarazione. È stato in particolare chiesto di confermare quanto poteva desumersi dalla risoluzione 110/2019 e cioè che questo onere non riguarda la compensazione dei crediti di imposta da agevolazioni, che sono ordinariamente riportati nel quadro RU della dichiarazione dei redditi. L’Agenzia ha confermato questa tesi: i crediti da incentivi, compresi quelli per gli investimenti super e iperammortizzabili introdotti dal comma 191 della legge 160/2019, restano dunque compensabili, a prescindere dal relativo importo, già dal primo giorno del periodo di imposta successivo a quello in cui maturano. Queste compensazioni richiedono in ogni caso l’utilizzo dei canali telematici delle Entrate per la trasmissione degli F24 in cui sono esposte.
Crediti da integrative «lunghe»
Un secondo quesito ha riguardato i crediti che emergono da dichiarazioni integrative a favore presentate in termine lungo, cioè oltre la scadenza della dichiarazione successiva. L’esempio riguardava una integrativa Irpef riferita al 2016 presentata nel 2019. Si chiedeva come e da quando poter effettuare la compensazione del credito indicato in tale dichiarazione per il pagamento di un debito Iva del 2020. La risposta delle Entrate ha correttamente ricordato che, in caso di dichiarazione integrativa presentata in termine “lungo”, cioè oltre la scadenza della trasmissione della dichiarazione relativa al periodo d'imposta successivo, il credito da essa risultante va riportato nella dichiarazione riferita al periodo d'imposta in cui è presentata l'integrativa. Si verifica in tal modo una sorta di rigenerazione del credito. Nel caso del quesito, il credito Irpef della integrativa 2016, presentata nel 2019, deve essere riportato nel mod. Redditi 2020. Il credito assume dunque una nuova “datazione” e, figurando in una dichiarazione riferita all'esercizio 2019, soggiace, se superiore a 5mila euro, al nuovo obbligo di compensazione dal decimo giorno successivo alla trasmissione della dichiarazione, introdotto dal Dl 124/2019.
Federico Gavioli
RivisteMario Cerofolini
Dossier e monografie