Imposte

Trattativa con la Ue per rinviare l’Iva esente per terzo settore e sport

Il viceministro Leo annuncia il confronto con la Commissione. In arrivo un correttivo sulla riforma dello sport dilettantistico

Il ministero delle Finanze si impegna a chiedere all’Unione europea la proroga della scadenza del 1° gennaio, quando per il terzo settore e per le associazioni sportive dilettantistiche tutte le attività che ora sono «fuori campo Iva» diventeranno «esenti» per evitare una procedura di infrazione.

«Questo significa – ha chiarito Maurizio Leo, vice ministro alle Finanze – che anche le realtà più piccole saranno soggette ad adempimenti amministrativi, primo fra tutti l’apertura di una partita Iva». Leo ha parlato a conclusione del convegno su terzo settore e sport, che si è tenuto ieri, a Roma, nel salone d’onore del Coni.

Il convegno organizzato da Fondazione Terzjus, l’osservatorio giuridico sul terzo settore, è stato aperto dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ha messo in evidenza lo stato di incertezza in cui vivono le centinaia di migliaia di associazioni e società sportive dilettantistiche (Asd e Ssd) presenti in Italia. Due le questioni.

La prima: le difficoltà collegate alla riforma dello sport, che dovrebbe diventare operativa dal 1° luglio e che prevede una disciplina del lavoro sportivo che nella sua attuale formulazione rischia di fermare o, quanto meno, rendere molto complicata l’operatività delle realtà dilettantistiche.

La seconda si riferisce all’Iva: il passaggio dall’attuale sistema di esclusione alle nuove ipotesi di esenzione interessa il terzo settore e le Asd ma non ricomprende, in modo immotivato, le Ssd che dal 1° gennaio vedrebbero diventare imponibili gli incassi. Proprio su quest’ultimo fronte è arrivata la rassicurazione di Leo che è impegnato anche nella procedura di autorizzazione europea per la nuova tassazione diretta per il terzo settore. Un percorso che Leo sta portando avanti in raccordo con il ministero del Lavoro e delle politiche sociali.

In ambito tributario un ruolo importante sarà svolto anche dalla delega di riforma fiscale che ha, tra gli obiettivi, quello di raccordare il regime del terzo settore e dello sport dilettantistico con la disciplina generale. In questo quadro Leo si è detto disponibile a rivedere l’Irap che grava sul costo del personale.

Al convegno è intervenuta la vice ministro al Lavoro e alle politiche sociali, Maria Teresa Bellucci, che ha rimarcato il ruolo strategico del terzo settore per la coesione sociale. Bellucci ha spiegato come alcuni passaggi della riforma del terzo settore debbano essere rivisti nell’esigenza di garantire trasparenza e semplificazione a favore di quegli enti che rappresentano il made in Italy del terzo settore.

Anche il vice ministro Bellucci ha confermato la volontà di pervenire quanto prima al vaglio Ue sui nuovi regimi fiscali del terzo settore.

Quanto alle norme su lavoro e sport Massimiliano Atelli, capo di gabinetto del ministero per lo Sport e i giovani, ha anticipato che nei prossimi giorni il Consiglio dei ministri esaminerà, in prima lettura, un decreto correttivo del Dlgs 36/2021. Non ci sarà proroga alle nuove norme sportive, la cui operatività resta dunque ferma al 1° luglio. Il ministero – ha sottolineato Atelli – accompagnerà l’attuazione della disciplina anche con provvedimenti di «soft law», note e direttive esplicative. Chiarezza sulla normativa è stata d’altra parte la richiesta di Malagò ma anche di Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico.

Una richiesta condivisa con i vertici delle professioni, notai e avvocati, che in questi anni hanno accompagnato l’attuazione della riforma dello sport e del terzo settore. A riprova del carattere trasversale del settore sportivo che impatta su aspetti civilistici, fiscali e previdenziali.

Sono infatti intervenuti al convegno Giulio Biino, presidente del notariato, e Michele de Tavonatti, vice presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti. Il presidente di Terzjus, Luigi Bobba, ha sottolineato la necessità di monitorare le riforme perché dalla carta possano diventare realtà. Sono stati, poi, delineati gli altri contenuti che potranno essere oggetto di correttivo, al fine di semplificare e agevolare il raccordo normativo: personalità giuridica, rendicontazione e rapporto tra sport e terzo settore.

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