Unico proprietario, l’errore dell’Agenzia
L’indicazione contenuta nella risposta 568
I massimali di spesa per i lavori superbonus sull’edificio composto da un’unica unità abitativa e due pertinenze singolarmente accatastate si moltiplicano (sbagliando) per tre. L’indicazione è contenuta nella risposta 568 di ieri a un interpello ma lascia perplessi. Un edificio che presenta un’unica unità a uso residenziale e due pertinenze distintamente accatastate costituisce, infatti, un edificio unifamiliare, dove vale un massimale unico (perché è solo l’unità abitativa a rilevare, “assorbendo” le pertinenze). La risposta 568 riconosce invece massimali per le tre unità presenti all’avvio dei lavori: come in un condominio. L’Agenzia ha considerato l’immobile assimilato perché comprendente da due a quattro unità immobiliari, in base all’articolo 119, comma 9 lettera a) del Dl 34/2020: dimenticando però che la norma si applica agli edifici che presentano da due a quattro unità di tipo abitativo (come le bifamiliari) ma non rilevano le pertinenze ai fini di tale requisito.