Versamenti, rinvio delle scadenze sulla fiducia
Un dejavù: da un lato c’è il ministero dell’Economia che annuncia la firma dei provvedimenti; dall’altro c’è la Gazzetta Ufficiale che di tali provvedimenti non porta traccia. In mezzo ci sono i professionisti che - ancora una volta - si trovano a fare i conti con le proroghe last minute.
«Ci sono milioni di contribuenti autonomi in una situazione incredibile - spiega Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro -: come professionisti siamo costretti a dover sottolineare per l’ennesima volta l’irritualità della gestione del sistema fiscale. La confusione creatasi può trarre in inganno i contribuenti per questo ci teniamo a ribadire l’esistenza dell’articolo 10 dello Statuto del Contribuente, che disciplina proprio casi similari a questi». Marina Calderone ricorda infatti che il principio del legittimo affidamento «potrà essere invocato da chiunque riceverà sanzioni per errori o omissioni scaturite dai comunicati stampa diramati dal Mef nella scorsa settimana». Il riferimento è alla nota con cui il ministero ha annunciato la proroga al 20 agosto anche per i lavoratori autonomi, che potranno effettuare i
È più tranquillo il presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili, Massimo Miani: «Il ritardo è dovuto a tempi tecnici - spiega -, abbiamo avuto ampie rassicurazioni e non abbiamo alcun dubbio sull’arrivo del provvedimento. Però questa è l’ennesima prova che è necessario un discorso più organico sulle scadenze».
Al tavolo tecnico sulle semplificazioni chiedono di essere invitati anche gli avvocati tributaristi dell’Uncat (Unione nazionale delle camere degli avvocati tributaristi): «Chiediamo di essere coinvolti - spiegano in una nota - perché le nostre competenze ed esperienze sono naturaliter necessarie per definire un quadro di interventi completo, che tenga conto di un più ampio ventaglio di aspetti, affinché tale iniziativa possa essere più efficace a tutela della corretta relazione tra fisco e contribuenti».
Il Dpcm sui versamenti e quello sulla
Si tratta, ad esempio, delle certificazioni uniche riguardanti:
•i redditi di lavoro autonomo derivanti dall’esercizio abituale di arti o professioni, compresi quelli relative ai cosiddetti “contribuenti minimi”, di cui all’articolo 27 del decreto legge 98/2011, o ai “contribuenti forfettari”, di cui alla legge 190/2014;
•le provvigioni;
•i corrispettivi erogati dal condominio per prestazioni relative a contratti di appalto;
•i redditi esenti.
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di Fabio Giordano, comitato tecnico AssoSoftware