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Versamenti sospesi nel lockdown alla scelta del numero di rate

L’operatore potrà impostare sulla procedura il numero di rate (da 1 a 4) relativo alla prima e alla seconda tranche

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di Fabio Giordano, comitato tecnico AssoSoftware

Eravamo rimasti al punto, prima delle ferie del mese di agosto, che i versamenti sospesi dai diversi decreti Covid-19 - articolo 18 del Dl 18/2020 (Cura Italia) e articoli 18 e 19 del Dl 23/2020 (decreto Liquidità) - potevano essere effettuati, in base agli articoli 126 e 127 Dl 34/2020 (decreto Rilancio):
•in un’unica soluzione entro il 16 settembre 2020
•oppure in un massimo di quattro rate mensili di pari importo, senza interessi, con prima rata entro il 16 settembre 2020.

L’articolo 97 del Dl 104/2020 (decreto Agosto) ha però introdotto un’ulteriore modalità di rateizzazione dei versamenti sospesi, che si va ad aggiungere a quelle già esistenti.
In particolare, tale modalità prevede che i suddetti versamenti sospesi possano essere effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in due tranches.

Nella prima tranche, va versato un importo pari al 50% delle somme oggetto di sospensione:
•in un’unica soluzione entro il 16 settembre 2020;
•mediante rateizzazione, fino ad un massimo di quattro rate mensili di pari importo, con il versamento della prima rata entro il 16 settembre 2020 e delle successive entro il 16 dicembre 2020.
Nella seconda tranche, va versato un importo pari al restante 50% delle somme dovute:
•in un’unica soluzione entro il 16 gennaio 2021;
•mediante rateizzazione, fino a un massimo di 24 rate mensili di pari importo, con il versamento della prima rata entro il 16 gennaio 2021.

Essendo, quella introdotta, un’ulteriore possibilità di rateizzazione rispetto a quella già esistente, rimane possibile versare l’intero importo dovuto in un’unica soluzione entro il 16 settembre 2020, ovvero a rate, fino a un massimo di quattro rate mensili di pari importo, con il primo versamento da effettuarsi entro il 16 settembre 2020 e i successivi nei mesi a seguire fino al 16 dicembre 2020.

Gli adeguamenti dei software gestionali
Lo scorso mese di giugno avevamo già fornito alcune indicazioni circa le funzionalità di base di cui tutti i principali software gestionali dispongono, per la gestione della delega unica.
Grazie a tali funzionalità, la compilazione del modello F24 viene effettuata in modo automatico, con la possibilità di acquisire i tributi a debito elaborati dai moduli di area contabile, fiscale o paghe, di effettuare la compensazione con i crediti, di generare il file telematico in formato Entratel oppure nel formato Cbi per le banche.
Le soluzioni predisposte in questi mesi dalle software house per gestire la specifica rateizzazione da Covid-19, sono state a seconda dei casi implementate:
•all’interno di ciascuno degli applicativi di area contabile, fiscale o paghe;
•direttamente nel modulo software di compilazione della delega unica.

La prima soluzione dal punto di vista operativo ha l’evidente vantaggio di porre al centro della scelta (se rateizzare o meno) l’operatore dell’area contabile, fiscale o paghe, che può così decidere di rateizzare i debiti di sua competenza, senza necessariamente dover accedere al modello F24, che accoglie tributi anche non di sua competenza.

La seconda soluzione, che centralizza le funzioni di rateizzazione all’interno dell’applicativo delega unica, è preferibile quando la scelta della rateizzazione è assunta non dall’operatore di area, ma da chi si occupa per conto del contribuente di questa specifica attività e che non deve quindi necessariamente conoscere le specifiche funzionalità dei singoli applicativi, ma solo quelle della delega unica.

Ciò premesso, l’adeguamento alla rateizzazione in due tranche, prevista dall’articolo 97 del Dl 104/2020 (decreto Agosto), ha quindi dovuto essere effettuato in queste settimane dalle software house con modalità diverse a seconda di quale delle due impostazioni era stata adottata in origine nel software. Per entrambe, l’operatore potrà comunque impostare sulla procedura il numero di rate (da 1 a 4, a partire dal 16 settembre 2020) relativo alla prima tranche e il numero di rate (da 1 a 24, a partire dal 16 gennaio 2021) relativo alla seconda tranche.

Come AssoSoftware ribadiamo che, in questi casi, la difficoltà maggiore per l’adeguamento dei software non attiene ai soli aspetti tecnici ma alla tempistica di rilascio. Infatti, se, come in questo caso, le “modifiche di ferragosto” devono essere disponibili ai clienti in tempo utile per il primo versamento del 16 settembre 2020, le software house sono costrette a comprimere i tempi di sviluppo e test, rivedendo le scelte organizzative, spesso ridefinendo i piani ferie dei propri dipendenti e collaboratori, non sempre riuscendo ad affidare lo sviluppo agli stessi programmatori che hanno realizzato in origine uno specifico componente e che quindi ne conoscono a fondo la logica di funzionamento. AssoSoftware, in questi ultimi anni ha sollecitato gli enti preposti per ottenere le informazioni necessarie allo sviluppo dei software con la massima tempestività così da avere il tempo necessario per lo sviluppo e il test delle procedure.

Tuttavia, il fattore Covid-19 ha costretto un po’ tutti a operare in modalità emergenziale; in questa situazione anche le software house associate hanno offerto e continuano a offrire la massima disponibilità, molto spesso al di là dei meri doveri contrattuali, collaborando in modo propositivo per essere di aiuto a tutta la comunità.