Imposte

Speciale Telefisco / Iva, flat tax, bonus casa e assegno unico: gli altri temi caldi

Le anticipazioni delle relazioni di Telefisco 2023

E-fattura in tutta la Ue e reportistica rinnovata

di Benedetto Santacroce

Eliminazione dei modelli Intrastat, sostituiti con una nuova reportistica unionale che monitorerà gli scambi tra Stati membri transazione per transazione. È una delle novità che deriva dal progetto del «Vat in the digital age» lanciato dalla Commissione Ue l’8 dicembre 2022. In effetti, il progetto è molto più articolato perché comporta l’estensione dell’utilizzo della fattura elettronica a tutti gli Stati membri, inserisce nuovi adempimenti per le piattaforme collegate all’erogazione di servizi di trasporto persone e affitti brevi e prevede, per favorire le piccole e medie imprese, l’applicazione generalizzata dell’Oss nelle transazioni verso e dalla Ue.

Insomma, un’operazione complessa che condizionerà non poco gli operatori nazionali.

Tornando all’eliminazione dei modelli Intrastat, questa operazione sarà graduale e si concluderà il 1° gennaio 2028. L’impatto, però, si fa sentire da subito perché la nuova reportistica, che imporrà una stretta tempistica di comunicazione, comporta l’adeguamento dei sistemi ai nuovi formati della fattura elettronica già previsti dal progetto.

La flat tax incrementale può battere il forfait esteso

di Alessandra Caputo

La legge di Bilancio 2023 innalza da 65mila a 85mila euro la soglia di ricavi o compensi per accedere al regime forfettario. I requisiti di accesso al regime forfettario devono essere verificati nell'anno precedente a quello di applicazione.

Pertanto, i contribuenti che nel 2022 hanno superato la soglia di 65mila euro e che, quindi, senza le nuove previsioni della legge di Bilancio sarebbero fuoriusciti dal regime a partire dal 2023, sono invece “salvi” se, pur avendo superato la soglia di 65mila euro, non hanno superato quella di 85mila euro.

Coloro che nel 2022 non applicavano il regime forfettario e sono ora interessati a farlo devono, anzitutto, verificare il rispetto di tutte le altre condizioni previste per l'accesso dai commi 54 e 57, articoli 1, della legge 190/2014, e fare poi delle valutazioni di convenienza. In alcuni, casi, permanere nel regime ordinario potrebbe essere più vantaggioso, anche tenuto conto della flat tax, applicabile nel 2023, che consente di ottenere un risparmio Irpef.

Assegno unico, importi minimi in assenza dell’Isee 2023

di Michela Magnani

Le principali novità che, nel 2023, interesseranno l’assegno unico riguardano non solo gli importi, ma anche le modalità di erogazione. Infatti, se da un lato la legge di Bilancio ha reso strutturali gli incrementi già previsti per il 2022 e ha introdotto maggiorazioni per famiglie numerose con figli piccoli a carico, dall’altro l’Inps ha comunicato che, dal prossimo mese di marzo, l’erogazione avverrà d'ufficio – quindi senza una nuova domanda – a tutti coloro per i quali, alla data del 28 febbraio 2023, risulti presente una domanda di assegno unico in corso.

Poiché, però, il vantaggio del riconoscimento d’ufficio riguarda solo la presentazione annuale della domanda di assegno e non la presentazione annuale dell’Isee, in assenza di una nuova Dsu con cui fornire i dati Isee valevoli per 2023, l’assegno 2023/2024 sarà erogato «con riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa» (50 euro a figlio). Qualora entro il prossimo 30 giugno venga presentato il nuovo Isee, l’Inps provvederà a ricalcolare e a erogare “in automatico” l’importo dovuto, ivi compresi gli arretrati dal mese di marzo.

Case «A» e «B»: detrazione Iva cumulabile con altri bonus

di Luca De Stefani

A determinate condizioni, la detrazione Irpef del 50% dell’Iva pagata nel 2023 per l’acquisto «di unità immobiliari a destinazione residenziale, di classe energetica A o B», è cumulabile con altri bonus fiscali. In particolare, la nuova detrazione è cumulabile con:

- il bonus sull’acquisto di case ristrutturate da imprese, pari al 50% del 25% del prezzo (il 25% non può superare 96mila euro), solo se l’acquisto riguarda unità immobiliare all’interno di un edificio interamente ristrutturato dall’impresa e viene effettuato entro 18 mesi dalla data di termine dei lavori;

- il box auto acquisti (non quello con costruzione in appalto), solo se il box è pertinenziale e l’acquisto avviene contestualmente all’immobile agevolato (requisito richiesto solo ai fini della detrazione del 50% dell’Iva);

- il sismabonus acquisti ordinario del 75% o del 85%, solo se l’acquisto dall’impresa è avvenuto entro 30 mesi dalla data di conclusione dei lavori e l’intervento ha riguardato la demolizione e la ricostruzione di interi edifici, ubicati in zona sismica 1, 2 e 3.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©