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Con il trust familiare il prelievo sui redditi può essere anche «misto»

Per liquidare le imposte bisogna verificare i diritti attribuiti dall’atto istitutivo

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di Sergio Pellegrino

L’atto istitutivo di un trust familiare, nel cui fondo sono stati disposti immobili locati e due partecipazioni societarie, individua come beneficiari del reddito i due figli del disponente. L’atto prevede che ogni anno i canoni di locazione vengano ripartiti dal trustee tra i due beneficiari in parti uguali, mentre non vi è una previsione analoga per le altre tipologie di redditi. Come avviene la tassazione del reddito prodotto dai beni in trust?

1. La natura del trust

Per stabilire la disciplina da seguire per determinare il reddito del trust, va innanzitutto stabilito se si tratta di un trust commerciale o non commerciale.

2. La disciplina degli Enc

Il trust in questione è un trust familiare, che deve essere inquadrato come non commerciale e rientra quindi fra i soggetti Ires in virtù della previsione contenuta nell’articolo 73, comma 1, lettera c, del Tuir.

La determinazione del reddito del trust deve avvenire applicando la disciplina degli enti non commerciali prevista dall’articolo 143 del Tuir e il trustee dovrà predisporre il modello Redditi Enc.

3. I diritti dei beneficiari

Per stabilire le modalità di liquidazione delle imposte, invece, bisogna verificare le caratteristiche dei diritti attribuiti ai beneficiari del reddito dall’atto istitutivo.

4. Il trust «trasparente»

Sulla base della consolidata prassi dell’agenzia delle Entrate, confermata da ultimo anche nella recente circolare 34/E/2022, nel caso in cui i beneficiari siano “individuati” e nel contempo risultino titolari del diritto di pretendere dal trustee l’attribuzione del reddito, il trust viene qualificato come “trasparente” e il reddito viene imputato ai beneficiari appunto per trasparenza, indipendentemente dalla effettiva percezione.

Una volta determinato il reddito complessivo del trust, nell’ambito del modello Redditi Enc dovrà essere compilato il quadro PN per imputare il reddito ai beneficiari (che si qualificherà come reddito di capitale, ex articolo 44, comma 1, lettera g-sexies, del Tuir, e dovrà essere dichiarato nel quadro RL del modello Redditi Pf dei beneficiari).

5. Il trust «opaco»

Quando invece i beneficiari non sono “individuati” (fattispecie residuale) o sono “individuati”, ma non hanno il diritto di pretendere dal trustee l’attribuzione del reddito, che rimane quindi una facoltà discrezionale del trustee (fattispecie maggiormente ricorrente nella prassi), il trust viene qualificato come “opaco” e sconta direttamente l’Ires con l’aliquota del 24 per cento.

La successiva eventuale attribuzione del reddito ai beneficiari non genera alcun effetto impositivo, come ribadito dalla circolare 34/E/2022.

6. Il trust «misto»

Il trust in esame si deve però qualificare come trust “misto”:

è infatti “trasparente” per la parte di reddito derivante dai canoni di locazione, che verrà imputato ai beneficiari tramite il quadro PN;

“opaco” per gli altri redditi, sui quali il trust sconterà l’Ires.