Adempimenti

Aggiornato l’elenco «split» del 2018

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di Marco Magrini e Benedetto Santacroce

Il dipartimento delle Finanze, anticipando l’imminente emanazione della nuova versione del decreto attuativo delle modifiche introdotte in materia di split payment dal Dl 148/2017, con un comunicato pubblicato sul proprio sito web ha provveduto a rendere noti gli elenchi dei soggetti sottoposti al meccanismo della scissione dei pagamenti validi a decorrere dal 1° gennaio 2018. Con lo stesso comunicato ha reso noto, che sulla base di nuove segnalazioni ha provveduto per l’ennesima volta ad integrare gli elenchi definitivi validi per il 2017.

A proposito di quest’ultima novità, però, si evidenzia con favore che le modifiche, per la prima volta sono state rese note indicando in modo puntuale i soggetti esclusi e inclusi. In particolare, nel comunicato si legge che: «A seguito di nuove tardive segnalazioni, si provvede alla ulteriore rettifica di quattro casi riguardanti gli elenchi validi per l’anno 2017. In particolare, si è provveduto a: i) escludere n. 2 soggetti dall’elenco delle società controllate dalle Pubbliche amministrazioni locali (la società “Venice Maritime school” e il “consorzio Urban in liquidazione”); ii) includere la società “Fase uno srl unipersonale in liquidazione” nell’elenco delle società controllate dalle pubbliche amministrazioni locali; iii) escludere per l’anno 2017 l’“Istituto per il credito sportivo” dall’elenco delle società controllate dalle pubbliche amministrazioni centrali».

Per quanto riguarda gli elenchi validi dal 1° gennaio 2018, oltre a ribadire che negli elenchi non sono incluse le amministrazioni pubbliche per le quali è possibile fare riferimento all’elenco Ipa pubblicato sul sito dell’Indice delle Pubbliche amministrazioni (www.indicepa.gov.it), è stato evidenziato che è possibile ricercare (all’indirizzo: http://www1.finanze.gov.it/finanze2/split_payment/public/) le fondazioni, gli enti pubblici e le società presenti negli elenchi tramite codice fiscale.

Tutte le società, gli enti e le fondazioni incluse negli obblighi previsti dall’articolo 17 ter del Dpr 633/72, fatta eccezione delle società quotate al FTSE MIB, potranno segnalare eventuali mancate o errate inclusioni fornendo idonea documentazione a supporto ed esclusivamente mediante il modulo di richiesta previsto dalla specifica applicazione.

In particolare, gli elenchi disponibili sono i seguenti:

le società controllate di fatto direttamente o indirettamente dalla presidenza del Consiglio dei ministri e dei ministeri;

gli enti e le società controllate direttamente o indirettamente dalle amministrazioni centrali;

gli enti e le società controllate direttamente o indirettamente dalle amministrazioni locali;

enti o società direttamente o indirettamente controllate dagli enti nazionali di previdenza e assistenza;

enti e le fondazioni partecipate per almeno il 70% da amministrazioni pubbliche;

società quotate inserite nell’indice FTSE MIB.

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