Adempimenti

Al via la consultazione sul decreto «Fatca»

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di Marco Bellinazzo e Davide Rotondo

Il dipartimento delle Finanze ha avviato ieri la procedura di consultazione pubblica sul proprio sito sul decreto attuativo relativo all'Accordo Intergovernativo (IGA 1) – sottoscritto lo scorso 10 gennaio – per l'implementazione in Italia della regole Fatca (Foreign Account Tax Compliance Act).
Questa normativa finalizzata al contrasto dell'evasione fiscale internazionale obbligherà gli intermediari finanziari (banche, assicurazioni vita, Sgr eccetera) ad identificare e segnalare alle autorità fiscali eventuali soggetti statunitensi presenti tra la propria clientela.
Le associazioni di categoria e gli intermediari finanziari potranno inviare eventuali osservazioni entro l'8 maggio 2014. Il breve periodo di consultazione è coerente con le tempistiche ormai stringenti necessarie per completare l'iter legislativo entro il 1° luglio 2014 e che prevede la ratifica dell'accordo da parte del Parlamento e la successiva emanazione della versione definitiva del presente decreto ministeriale.
Gli intermediari sono in realtà già impegnati da tempo nell'adeguamento alla normativa e pertanto l'iniziativa del Ministero offre loro la possibilità di avere anticipazioni e/o conferme sulle scelte organizzative che hanno necessariamente dovuto adottare in assenza di un framework normativo consolidato in vista delle imminenti scadenze.
Il 1° luglio 2014 rappresenta infatti la data non procrastinabile entro la quale dovranno essere attivate le procedure per l'identificazione della clientela all'apertura di ogni nuovo rapporto e la gestione dell'eventuale sanzione sottoforma di ritenuta (in specifiche circostanze). Inoltre, gli operatori dovranno, a seconda dei casi, registrarsi presso l'Autorità americana tra il 5 maggio ed il 30 novembre 2014 e prepararsi ad inviare la prima segnalazione annuale all'agenzia delle Entrate entro il 30 aprile 2015 relativamente ai rapporti detenuti da soggetti statunitensi nel 2014.
L'analisi e la classificazione dei rapporti attivi antecedenti il 1° luglio 2014, dovrà invece essere completata entro il 30 giugno 2015 nel caso di controvalori superiori al milione di dollari (High Value Accounts) ed entro il 30 giugno 2016 nei restanti casi.
Il documento pubblicato ieri precisa le istituzioni finanziarie rientranti nell'ambito soggettivo e dei conti finanziari rilevanti che potranno essere oggetto di comunicazione all'agenzia delle Entrate nel caso in cui fossero detenuti da soggetti Usa.
Si chiariscono inoltre nel dettaglio gli obblighi delle istituzioni finanziarie tenute alla comunicazione (come gli obblighi di identificazione della clientela, la trasmissione dei dati rilevanti all'agenzia delle Entrate e l'eventuale applicazione della sanzione-ritenuta Fatca del 30% su determinati pagamenti).
Non risulterebbero da quanto riportato nelle 64 pagine della bozza, rilevanti novità salvo qualche eccezione: ad esempio, in linea con quanto previsto dalle norme di implementazione interna del Regno Unito, è stata introdotta la possibilità di utilizzare, in alternativa alle normali procedure, i codici di classificazione industriale (come i codici Atecofin), al fine di classificare il titolare di un conto finanziario detenuto da un soggetto diverso da una persona fisica ed esistente al 30 giugno 2014 (conti pre-esistenti); sono state inoltre integrate le categorie di soggetti "ritenuti conformi" (cosiddette Deemed-Compliant Financial Institutions) in parte esentati da alcuni obblighi normativi (come la comunicazione), previa registrazione presso l'Autorità fiscale statunitense ovvero previa certificazione del possesso dei requisiti.

La bozza del decreto attuativo

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