Imposte

Annullamento dell’errore sempre prima dell’invio

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di Federica Polsinelli e Benedetto Santacroce

Possibilità di invio misto (automatico e transitorio) in presenza di più punti vendita, dati corretti tramite annullo solo prima della trasmissione, spese deducibili e obbligo dell’invio della fattura qualora richiesta dal cliente. Sono gli altri chiarimenti emersi nell’incontro di ieri organizzato dalle Entrate sui corrispettivi telematici (si veda l’articolo in alto). Ma vediamo nel dettaglio.

Soggetti con più punti vendita

Dai chiarimenti resi è emerso che, nel periodo di moratoria semestrale, i soggetti con più punti vendita, diversamente dislocati sul territorio, possono avvalersi sia della trasmissione dei corrispettivi con RT, sia delle procedure di “recupero” e trasmissione, previste dal provvedimento del 4 luglio 2019. In particolare, l’Agenzia, nel constatare che numerosi operatori hanno provveduto a inviare i dati dei corrispettivi in modalità mista (automatica e transitoria), ha ritenuto tale ipotesi non costituire alcun problema operativo. Questo significa che nel caso in cui un operatore sia pronto con alcuni punti vendita ovvero con alcuni punti cassa e non con altri può, nel periodo di moratoria, attivare quelli già pronti e utilizzare gli altri come registratori di cassa. Si tratta di un approccio diverso da quanto sostenuto in alcune precedenti risposte.

Correzione dati sbagliati

Con riferimento alle correzioni/integrazioni di dati erroneamente digitati e non corretti tramite annullo dopo la memorizzazione e la trasmissione, è stato chiarito che l’unica possibilità resta l’annotazione nel sito di «Fatture & corrispettivi». Difatti, esistono due casistiche: la prima riguarda l’errore del software del RT che impedisce di intervenire dal punto di vista operativo (se non segnalando l’anomalia tramite il sito dell’Agenzia); la seconda riguarda, invece, i casi in cui l’operatore, ad esempio, si accorge di aver digitato erroneamente l’importo (1000 anziché 100). In tale ultimo caso, soccorre la funzione di annullo, ma è necessario che sia effettuata prima della chiusura della cassa giornaliera; diversamente si ricadrebbe nella casistica precedente.

Dipendenti in trasferta

È stato altresì chiarito che è vero che è cambiato il sistema di emissione e trasmissione dei documenti di certificazione, ma nulla è cambiato rispetto alla problematica dei dipendenti in trasferta, già risolta in passato con diversi documenti di prassi. Pertanto, in presenza di documento commerciale non intestato al datore di lavoro o al dipendente, se ricorrono determinate cautele, come l’annotazione della spesa nella contabilità dell’azienda, è consentita la deduzione del costo sostenuto dal datore di lavoro, in quanto relativo al dipendente in trasferta e direttamente riferibile all’attività imprenditoriale dell’impresa.

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