Controlli e liti

Antiriciclaggio, nuovi indici dall’Uif per la lotta al denaro sporco

Gli alert non operano in automatico ma vanno contestualizzati

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di Ranieri Razzante

Con circolare del 12 maggio l’Unità di informazione finanziaria (Uif) ha emanato l’attesa versione aggiornata degli indicatori di anomalia per il riciclaggio ed il finanziamento al terrorismo. Si tratta di 34 alert, ciascuno articolato in vari sub-indici, che forniscono un quadro dettagliato e aggiornato di comportamenti e operatività anomale, a beneficio dei soggetti obbligati alle segnalazioni secondo l’articolo 35 del Dlgs 231/2007.

La novità più rilevante è l’accorpamento degli indicatori contenuti in analoghi provvedimenti per le singole categorie di soggetti destinatari. Dal 1° gennaio 2024, infatti, questo provvedimento costituirà riferimento unitario per gli intermediari finanziari e bancari, gli altri operatori finanziari, i liberi professionisti, i prestatori di servizi di gioco e i compro oro.

La Uif ha maturato in questi anni un’esperienza insostituibile di rilevazione e gestione di fattispecie che si sono spesso concretizzate in input investigativi per le forze dell’ordine e la magistratura, e con questo provvedimento, unitamente alla periodica emanazione di schemi di anomalia, disegna un mosaico completo, anche se non esaustivo, delle fattispecie che i soggetti obbligati non possono non tenere presenti, in quanto rivenienti da attività sul campo e non da elaborazioni teoriche.

Gli indicatori sono suddivisi in tre sezioni: la prima attiene ai comportamenti e alle caratteristiche dei soggetti cui è riferibile l’operatività sospetta; la seconda riguarda le operatività, mentre la terza si concentra su fattispecie potenzialmente connesse al finanziamento del terrorismo.

Compaiono per la prima volta in questa griglia nuovi indicatori sul coinvolgimento diretto e indiretto di persone politicamente esposte, quando si trovino ad agire per conto di altri o comunque a risultare determinanti per la conclusione di operazioni finanziarie e commerciali.

Un consistente sottogruppo di indicatori si trova frammentato nelle tre sezioni, e riguarda crypto-assets, elementi che ormai hanno assunto una diffusione consistente e, di conseguenza, un carattere di pericolosità che l’unità antiriciclaggio ritiene significativa.

Continua l’attenzione sulle operazioni straordinarie in campo societario, sia nazionale, sia internazionale, con particolare riguardo alla cessione di crediti e alle fattispecie tributarie.

Indici specifici vengono dettati per gli schemi di crowdfunding e di prestito tra privati (il cosiddetto peer to peer lending).

L’Uif precisa che le indicazioni rilevano non automaticamente, ma solo se non giustificate da specifiche esigenze rappresentate dal soggetto cui è riferita l’operatività, ovvero da altri ragionevoli motivi. Viene altresì precisato (articolo 4 del provvedimento) che le Sos non sono automaticamente dovute nei casi di semplice richiesta di informazioni da parte dell’a. g. e degli organi investigativi, oppure quando ci si trovi di fronte a decisioni di rifiuto o conclusione di un rapporto o di una prestazione. Pur essendo consigliabili procedure automatiche di selezione delle anomalie, tra le righe del provvedimento si rileva il consiglio di fondarsi sulle informazioni provenienti dall’adeguata verifica e dall’andamento della relazione con il cliente, senza trascurare quelle di pubblica evidenza o contenute in banche dati a disposizione.

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