Arriva la seconda versione di Gerico
Dopo undici giorni dal rilascio della prima versione di Gerico 2014, è stato pubblicato sul sito dell'agenzia delle entrate il primo aggiornamento del software (versione 1.0.1 del 26 maggio 2014).
Come già avvenuto negli anni passati si è reso necessario modificare la versione base per correggere alcune anomalie nel funzionamento del software che sono emerse solo in fase di utilizzo. È probabile, peraltro, che la versione ora pubblicata non sarà comunque l'ultima. L'esperienza insegna, infatti, che in genere gli aggiornamenti sono numerosi. Lo scorso anno furono rilasciate cinque versioni di cui l'ultima venne resa disponibile addirittura dopo la prima scadenza utile per effettuare i pagamenti legati a Unico 2013. Non è escluso, poi, che, per quanto minime risultino le correzioni, anche questo aggiornamento porti elementi a chi potrebbe spingere per una proroga dei termini.
L'agenzia delle Entrate, nel rilasciare l'aggiornamento, ha evidenziato anche le principali modifiche apportate. Da quanto è dato comprendere dalle poche righe di commento si tratta di aggiornamenti che non dovrebbero impattare particolarmente sul quadro di riferimento.
La maggior parte delle modifiche attengono ad aspetti formali e si sono rese necessarie al fine di adeguare le videate del software alla modulistica.
Alcune modifiche sostanziali interessano l'attività di revisione degli studi approvata con il decreto del 24 marzo 2014. Una di queste è legata all'istituzione dei nuovi Comuni di Montoro e di Quero Vas. Per lo studio WM05U è stata, infatti, corretta un'anomalia nell'applicazione della territorialità proprio dei nuovi Comuni.
Per lo studio VD46U è stata rimossa un'anomalia nel calcolo in presenza di aggi. Lo studio comprende 23 codici Ateco e riguarda il settore manifatturiero per numerosi prodotti che vanno dai fertilizzanti ai prodotti chimici alle fibre sintetiche fino a comprendere i prodotti farmaceutici di base.
Da ultimo è stata corretta un'anomalia nel calcolo dei ricavi/compensi di riferimento in presenza di più unità locali, dunque più sedi. In questo caso gli studi interessati sono 11 dei quali cinque appartenenti al settore professionale (geologi, notai, psicologi, studi di ingegneria integrata e disegnatori grafici), cinque al settore dei servizi (trasporto terrestre di passeggeri, magazzini di custodia e deposito, spedizionieri e agenzie di operazioni doganali, trasporto marittimo e costiero di passeggeri e merci, servizi forniti da revisori contabili, periti, consulenti e altri soggetti) e uno del commercio (commercio all'ingrosso e al dettaglio di auto).