Professione

Atti notarili in leggero aumento, ma il mercato immobiliare resta fermo

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di Giovanni Negri

Qualche timido segnale di ripresa per una categoria sospesa tra tradizione di governo e ambizioni di lotta. Come per molti professionisti peraltro. Al congresso del Notariato che si è aperto ieri pomeriggio al teatro Massimo di Palermo un denso pacchetto di dati ha monopolizzato i lavori. A termometro delle condizioni dei notai ma non solo. E allora, unendo quanto emerso dal Rapporto dati statistici notarili a quanto invece illustrato dal presidente dei notai Salvatore Lombardo, qualche bagliore di luce in fondo al tunnel della crisi è possibile scorgerlo.

Il numero di atti, per esempio, è tornato leggermente a crescere dopo il crollo: se dal 2007 al 2015 la discesa è stata del 37%, da 5.735.421a 3.605.033, dal 2015 al 2016 spunta un timido che sintetizza in percentuale il passaggio a 3.924.708. Fondamentalmente statico invece è ancora il mercato immobiliare, visto che le compravendite di fabbricati abitativi cresce di un gracile 0,5% nel primo semestre 2017 a confronto con il medesimo periodo del 2016. In drastica contrazione, peraltro, l’acquisto di casa da venditore impresa, per effetto anche, sottolineano i notai, di un regime fiscale penalizzante; per quanto riguarda tuttavia la compravendita tra privati il segno positivo dell’1,6% è dovuto a poco più di 2.000 atti in più. Cala invece del 4,50% il mercato delle compravendite di fabbricati strumentali.

Più della metà degli acquisti di fabbricati, 163.155 transazioni ha previsto la richiesta di agevolazioni prima casa con una sensibile differenza però, osservano i notai, tra l’acquisto da privati e quello d ai prese con una evidente crisi degli acquisti di immobili nuovi o ristrutturati. A trainare il mercato immobiliare è poi sempre il Nord, dove è stato effettuato circa il 56% dei trasferimenti. Sul fronte dei mutui un dato da segnalare, perchè testimonianza di una timida ripresa dei grandi investimenti, è quello dell’aumento per i finanziamenti di importo superiore ai 500.000 euro. Rispetto al 2016 si osserva una calo generalizzato degli atti di donazione, più marcato nel campo immobiliare che in quello dei beni mobili. Sostanzialmente stabili quelli che hanno per oggetto denaro, azioni o quote, mentre le donazioni di aziende vedono un calo della cessione della nuda proprietà.

E ancora, al 31 dicembre 2016 le srl semplificate sono 129.551. E nel confronto europeo sul numero dei notai per abitante, antecedente comunque agli effetti delle ultime misure che vedranno un’ulteriore contrazione, l’Italia sta largamente al fondo della lista con un notaio ogni 9.506 abitanti, mentre l’Ungheria ne ha uno ogni 31.623 e il Portogallo uno ogni 28.965.

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