Bilanci, nella relazione sulla gestione le prospettive dell’impresa
Il ruolo della relazione sulla gestione nella redazione del bilancio sta assumendo un’importanza crescente per l’interpretazione del significato economico dei fatti di gestione, alla luce delle recenti evoluzioni normative e di prassi aziendale in merito alla rendicontazione non finanziaria.
La necessità di andare «oltre i numeri», ovvero rendicontare le performance aziendali non solo attraverso le poste contabili ma anche attraverso un’informativa sia qualitativa, sia quantitativa non finanziaria, è sentita sempre più anche a livello legislativo.
Con il Dlgs 254/2016, che ha attuato la direttiva 2014/95/Ue, si è previsto, per gli enti di interesse pubblico che soddisfino determinati requisiti dimensionali, l’obbligo di redigere e pubblicare una dichiarazione che contenga una serie di informazioni non strettamente contabili relative ai temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva.
Per tutte le altre aziende, prevalentemente non quotate o quotate di ridotte dimensioni, la norma civilistica aveva già delineato, da alcuni anni, un contenuto non finanziario dell’informativa di bilancio. Nell’annuale relazione sulla gestione, presentata a corredo dei documenti contabili, si richiede, infatti, l’esposizione di indicatori di risultato finanziari e non finanziari pertinenti all’attività della società, comprese le informazioni attinenti all’ambiente e al personale.
In quest’ottica, il compito del management è quello di redigere un documento che offra un’analisi dell’impresa, delle sue strategie e del contesto in cui opera, con un forte orientamento al futuro e una mappatura dei principali rischi aziendali.
Oltre a comunicare agli stakeholders le strategie aziendali e le logiche di creazione del valore dell’organizzazione, alla relazione sulla gestione è demandato il ruolo di illustrare le politiche in tema di responsabilità sociale dell’impresa (Corporate Social Responsibility, o Csr).
Le informazioni da fornire sono numerose, ma il loro filo conduttore consiste nell’individuazione dei fattori causali dei risultati espressi nei documenti contabili del bilancio. Per orientarsi nella redazione della relazione sulla gestione, occorre tracciare un ipotetico percorso lungo il quale un’impresa possa intraprendere, o proseguire, il proprio cammino, ponendosi alcune domande fondamentali.
Dove siamo? Si descrive il contesto nel quale l’impresa opera, inteso come macroambiente (contesto economico, sociale, tecnologico, politico-regolamentare), ma soprattutto microambiente, ovvero il settore o i settori di riferimento.
Come ci muoviamo? Analizzate le condizioni esterne all’azienda, occorre inquadrare le strategie competitive perseguite, ovvero come la stessa intende muoversi all’interno del contesto competitivo. Le scelte attengono al dove e al come competere, ovvero alla segmentazione del settore di riferimento (combinazione clienti-funzioni d’uso-tecnologia, ovvero Asa, Aree strategiche d’affari) e al posizionamento competitivo (strategie di leadership di costo, di differenziazione, di focalizzazione).
Quanta strada abbiamo fatto? Fornita la chiave di lettura delle strategie perseguite a livello di contesto, si dovrà rendicontare il grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati. I risultati aziendali dovranno essere sistematizzati attraverso un’analisi sia finanziaria, sia non finanziaria. Quindi ai prospetti di bilancio riclassificati e agli indicatori di bilancio (di solidità, di redditività e di solvibilità) andranno affiancati altri indicatori non finanziari, i cui valori non sono desumibili dai prospetti contabili (KPIs – Key Performance Indicators). Inoltre, assume rilevante importanza un sistema risk reporting esteso ai rischi relativi al personale, ai rischi relativi ai clienti e ai fornitori, ai rischi finanziari.
Quanta strada manca? La relazione sulla gestione, in quanto documento fortemente orientato al futuro, dovrà inoltre contenere un’analisi prospettica sull’andamento dell’azienda. In un’ottica di lungo termine, inoltre, risulterà fondamentale la formalizzazione di un piano strategico.
È quindi evidente come la relazione sulla gestione sia un documento composito che coniuga dinamiche strategiche e operative, risultati finanziari e non finanziari, indicatori consuntivi e prospettici.
Per approfondire: La relazione sulla gestione, il bilancio oltre i dati contabili di Luca Menicacci, in Guida alla contabilità & bilancio settembre 2019