Adempimenti

Calendario (provvisorio) per le dichiarazioni 2018

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di Gian Paolo Ranocchi

Calendario dichiarativo 2018 e stretta sui costi auto. Sono due degli ambiti di intervento della legge 205/2017 che rivestono un notevole impatto pratico. Con la manovra 2018 il termine ordinario del 30 settembre per l’invio telematico delle dichiarazioni dei redditi e Irap è spostato al 31 ottobre.

Anche per quest’anno si tratta di un rinvio temporaneo che sarà operativo fino a quando si comunicheranno i dati dello spesometro. In linea di principio, quindi, lo slittamento riguarderà solo il 2018 se dal 2019 scatterà l’obbligo di emissione della fattura elettronica.

Occorre capire, al riguardo, se il termine del 31 ottobre valga per tutti i contribuenti non settrentisti o solo per coloro tenuti alla comunicazione dei dati delle fatture. Vanno in questa direzione le bozze delle istruzioni al modello Redditi 2018. Inoltre va specificato se il termine di presentazione delle dichiarazioni da parte dei soggetti con periodo d’imposta a cavallo dell’anno che scadono nel corso del 2018 possa anch’esso ritenersi prorogato fino alla fine del decimo mese successivo alla chiusura del periodo d’imposta (soluzione però poco convincente). Slitta al 31 ottobre anche il termine per presentare il modello 770 nonché per l’invio telematico delle certificazioni uniche contenenti solo redditi esenti o non dichiarabili in precompilata.

Inoltre decorrono dal 1° luglio prossimo una serie di interventi antievasione in tema di carburanti, che rischiano di creare difficoltà pratiche. In estrema sintesi, le nuove disposizioni prevedono che la deducibilità dei costi e la detraibilità dell’Iva sui consumi di carburante da parte dei titolari di partita Iva siano subordinate al pagamento dei rifornimenti in moneta elettronica. Peraltro le due disposizioni interessate (articolo 164 del Tuir e 19bis-1, comma 1, lett d), del Dpr 633/72) non sono sovrapponibili e le modifiche nei due comparti impositivi non sembrano le stesse, riguardo ai mezzi e alle spese interessate. Inoltre le nuove disposizioni avendo limitato l’esonero dalla certificazione dei corrispettivi da parte dei benzinai alle sole operazioni con privati, obbligherebbero questi soggetti dal 1° luglio, ogni volta che si rapportano con un soggetto con partita Iva a fatturare (elettronicamente) la prestazione. In più dal 1° luglio è abrogata la scheda carburante. Ne risulta un quadro caotico e che è auspicabile venga in qualche modo risolto.

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