Caro energia, credito d’imposta per l’intestataria dell’utenza che può cederlo a terzi
Nel caso in cui l’azienda sia concessa in locazione l’intestatario dell’utenza riceve il beneficio ma può cederlo a chi effettivamente sostiene la spesa
L’articolo 3, comma 1, del Dl 21/2022 e l’articolo 6, comma 3 del Dl 115/2022 hanno riconosciuto un credito d’imposta alle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, a condizione che il prezzo di acquisto della componente energia, calcolato sulla base della media riferita al primo/secondo trimestre 2022, abbia subito un incremento del costo per kWh superiore al 30% del corrispondente costo medio riferito al medesimo trimestre del 2019. Dalla lettura della norma si ritiene pertanto che il credito d’imposta spetti esclusivamente all’impresa intestataria dell’utenza la quale corrisponde il prezzo dell’energia direttamente al gestore, e non invece all’impresa che, conducendo l’azienda in affitto, ne sia l’effettiva utilizzatrice e di fatto ne sostenga il costo . La società affittuaria potrebbe usufruire dell’agevolazione solo nell’ipotesi in cui la locatrice procedesse alla cessione del credito d’imposta. Infatti, anche per il credito d’imposta sull’energia elettrica il legislatore ha previsto la possibilità di cessione quale modalità di fruizione alternativa all’utilizzo diretto (articolo 3 comma 3 del Dl 21/2022 e articolo 6, comma 7 del Dl 115/2022).
Consulta L’Esperto risponde per avere accesso a un archivio con oltre 200mila quesiti, con relativi pareri. Non trovi la risposta al tuo caso? Invia una nuova domanda agli esperti.
I Quesiti più letti
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5