Cartelloni pubblicitari e luminosi, pronte le regole del tax credit per i titolari degli impianti
Le Entrate dettano le istruzioni per le istanze dal 10 febbraio 2022. Gli importi saranno resi noti in seguito
Anche il bonus per le installazioni pubblicitarie trova le sue regole. Il 29 ottobre sono state definite le modalità attuative del credito d’imposta «in favore dei titolari di impianti pubblicitari privati o concessi a soggetti privati, destinati all’affissione di manifesti». Un bonus che riguarda anche gli impianti destinati «ad analoghe installazioni pubblicitarie di natura commerciale, anche attraverso pannelli luminosi o proiezioni di immagini, comunque diverse dalle insegne di esercizio».
Si tratta del tax credit stabilito dall’articolo 67-bis del decreto Sostegni bis per assicurare «la ripresa del mercato della pubblicità effettuata sulle aree pubbliche o aperte al pubblico o comunque da tali luoghi percepibile». Il bonus vale per il solo 2021, conta su un plafond di 20 milioni di euro, e viene attribuito nel rispetto dei limiti de minimis previsto dalla disciplina Ue.
Venerdì 29 ottobre è dunque arrivato il provvedimento delle Entrate che fissa le modalità di richieste e utilizzo del credito d’imposta, riconosciuto in misura proporzionale all’importo dovuto, per il 2021, a titolo di canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria.
I titolari degli impianti pubblicitari – direttamente o tramite un intermediario abilitato – dovranno inviare una comunicazione online al Fisco (con il modello approvato), dal 10 febbraio 2022 al 10 marzo 2022. Entro 5 giorni dall’invio, nell’area riservata del sito dell’Agenzia, comparirà una ricevuta che attesterà la presa in carico della comunicazione oppure lo scarto, con le relative motivazioni.
L’esatto ammontare del credito d’imposta non è ancora noto. Il tax credit fruibile sarà pari all’importo del canone dovuto nel 2021 moltiplicato per una percentuale fissata da un futuro provvedimento del direttore delle Entrate. Per restare nei limiti delle risorse disponibili, infatti, questa percentuale sarà calibrata in base all’entità delle richieste ricevute, sulla falsariga di quanto accaduto con altre agevolazione come il tax credit sanificazione. Solo nel caso in cu l’ammontare complessivo risulti inferiore al limite di spesa, la percentuale sarà pari al 100 per cento.
Una volta definito, il credito d’imposta sarà utilizzabile soltanto in compensazione tramite F24, a partire dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento delle Entrate. Nel caso di tax credit superiori ai 150mila euro, ci saranno tempi più lunghi: l’Agenzia comunichera infatti «l’autorizzazione all’utilizzo del credito d’imposta qualora non sussistano motivi ostativi».