Adempimenti

Casero spinge sull’e-fattura

di Francesca Milano

La fatturazione elettronica tra privati «elimina tre tipi su quattro di evasione Iva»: a dirlo è stato, ieri, il viceministro dell’Economia, Luigi Casero, in audizione alla commissione Semplificazione. Secondo Casero l’e-fattura obbligatoria tra privati, per cui l’Italia ha inoltrato richiesta di autorizzazione all’Ue, permetterebbe infatti di eliminare «l’evasione fraudolenta in cui si presenta una fattura falsa; quella basata su una fattura non falsa ma non registrata da una delle due parti e, come terzo tipo, quella basata su una fattura non falsa, quindi vera, ma registrata per un importo inferiore». Utilizzare gli strumenti digitali è - secondo Casero - un modo per raccogliere più tasse possibili e semplificare il fisco. Ma la semplificazione dovrebbe passare anche per una riduzione del numero di imposte: «In un sistema fiscale ideale dovrebbero esserci 2-3 grandi tasse: sui redditi, sui consumi e, se il Parlamento lo decide, una patrimoniale. È inutile avere 150 tasse. Bisogna eliminare quelle piccole non funzionali al sistema», ha spiegato il viceministro durante l’audizione nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle semplificazioni possibili nel settore fiscale.

Per Casero «l’Italia è ancora a elevatissima evasione» ed è «un Paese con un sistema fiscale farraginoso e complesso, che dimostra che non è la complessità del sistema, o il numero eccessivo delle norme, che combatte l’evasione».

Al centro del cambio di rotta dev’esserci, per il viceministro, il rapporto tra fisco e cittadino, che dev’essere preventivo: «Il fisco cerca di informare il contribuente e l’impresa su quello che deve fare, cerca di aiutarlo e poi lo sanziona solo nel caso in cui il contribuente non si adegui».

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