Imposte

Credito sui beni strumentali cumulabile con la Sabatini

I nuovi crediti d’imposta si sommano ad altri bonus, ma il divieto può essere previsto nei bandi delle Regioni

Il nuovo credito di imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi è cumulabile con altre agevolazioni, ma occorre anche verificare se è ammesso il contrario e cioè se l’altra agevolazione non preveda delle incompatibilità.

La legge di Bilancio 2020, con i commi 184 e seguenti, ha modificato le agevolazioni per coloro che acquistano beni strumentali nuovi, sostituendo la maggiorazione dell’ammortamento (sia super che iper) con un credito di imposta commisurato al costo dell’investimento.

Super e iper ammortamento consistevano in una maggiorazione del costo di acquisto del bene ai fini della determinazione della quota di ammortamento deducibile.

Da questo beneficio erano automaticamente esclusi, non deducendo i costi, le persone fisiche e società semplici rientranti nel reddito agrario e i contribuenti forfettari; infatti, la norma circoscriveva l’applicazione delle disposizioni ai soli titolari di reddito di impresa.

Un vantaggio

La sostituzione dell’agevolazione sotto forma di costo deducibile con un credito di imposta, applicabile a tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito, genera un vantaggio anche per gli agricoltori e per i contribuenti in regime forfettario.

Le imprese agricole che operano in regime speciale Iva (articolo 34 del Dpr 633/72) e quindi detraggono l’imposta mediante le percentuali di compensazione, determinano il credito di imposta del 40%, 20% o 6%, sul costo sostenuto al netto dell’Iva.

Infatti l’Iva viene capitalizzata sul valore del bene soltanto per i soggetti che svolgono attività esenti (ministero delle Finanze risoluzione 9/869 del 19 gennaio 1980) e non per gli altri regimi speciali di detrazione.

La cumulabilità

Il comma 192 della legge 160/2019 prevede la cumulabilità del credito d’imposta con altre agevolazioni che abbiano a oggetto i medesimi beni, a condizione che il cumulo dei benefici non superi il costo complessivamente sostenuto; a tal fine deve essere considerato anche il beneficio indiretto della detassazione del credito di imposta.

Dunque il credito di imposta può essere applicato anche se l’impresa ha già fruito o intende fruire di altre agevolazioni, tuttavia è possibile che le altre agevolazioni non siano a loro volta compatibili con il credito di imposta.

Occorre quindi valutare di volta in volta, sulla base delle agevolazioni di cui si intende beneficiare.

I Piani di sviluppo rurale

Un primo caso possibile è quello delle imprese che fruiscono dei programmi di finanziamento previsti dalla Regioni, quali i Piani di sviluppo rurale (Psr).

In questa ipotesi, definire a priori una regola è difficile in quanto ogni Regione provvede ad emanare il proprio bando con le proprie regole.

Ad esempio, la Regione Lombardia, prevede esplicitamente che il richiedente dichiari di non aver usufruito di altre agevolazioni fiscali diverse dal Psr; ne consegue che, pur essendo il credito di imposta compatibile con il Psr, è il Psr che è incompatibile con il credito di imposta.

L’impresa deve quindi scegliere quale dei due richiedere.

Insieme alla Sabatini

Via libera, invece, al cumulo con l’agevolazione Sabatini che, si ricorda consiste nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari di finanziamenti agevolati al fine di sostenere gli investimenti in beni strumentali nonché della concessione di un contributo da parte del ministero dello Sviluppo rapportato agli interessi sul finanziamento medesimo.

Il Mef, nella sezione del proprio sito internet dedicato alla Sabatini, chiarisce che le regole di cumulo non si applicano nel caso di misure fiscali di carattere generale che non configurano aiuti di Stato.

Considerato che il nuovo credito di imposta è una agevolazione non configurata come aiuto di stato, ne consegue la cumulabilità. Dovrebbe essere ammessa la cumulabilità anche con il bando Inail (che consente di ottenere contributi a fondo perduto per l’acquisto di macchine agricole); ad oggi, infatti, è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 19 dicembre 2019, l’avviso pubblico che non prevede alcun divieto di cumulo.

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