Adempimenti

Dati Iva, ufficiale il rinvio al 12 giugno. Commercialisti: proroga «tardiva e insufficiente»

di Giovanni Parente

«È una questione di rispetto nei confronti di una categoria che ha dato e sta dando un contributo importante alla digitalizzazione del fisco e ai risparmi conseguiti dall’amministrazione finanziaria». Una categoria che «ora è bistrattata dalle scelte effettuate a livello legislativo». L’aplomb è quello di sempre ma la delusione è tangibile nelle parole di Massimo Miani, il presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, a distanza di pochi giri di lancette dall’arrivo del comunicato con cui il Mef ha ufficializzato la proroga al 12 giugno della prima scadenza per la comunicazione dei dati Iva. Un comunicato con cui sul filo di lana (a 48 ore dalla scadenza fissata per il 31 maggio dal decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2017) il ministero ha precisato essenzialmente tre aspetti:

1) è posticipato dal 31 maggio al 12 giugno 2017 il termine di trasmissione dei dati delle liquidazioni periodiche Iva relativi al primo trimestre del 2017;

2) il differimento è contenuto in un Dpcm adottato su proposta del ministro dell’Economia;

3) il provvedimento è stato firmato dal ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, e dal presidente del Consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni, è stato registrato dalla Corte dei conti ed è in via di pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale».

Precisazioni molto attese dai professionisti che aspettavano un’ufficializzazione della proroga ( anticipata su queste colonne lo scorso 19 maggio ). Nel metodo e nel merito, però, il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ha fatto sentire la sua voce con una nota arrivata all’incirca un’ora e mezza dopo il comunicato del ministero. Nota in cui Miani ha definito la proroga «tardiva e insufficiente». Tardiva perché si tratta dell’«ennesimo caso di una proroga che giunge, attraverso un comunicato stampa, a poco più di 48 ore dalla scadenza prefissata. Una situazione che è ormai diventata la norma nei rapporti tra amministrazione fiscale e professionisti, in aperta e costante violazione di quanto stabilito dallo Statuto del contribuente. L’incertezza sta diventando l’emblema del nostro sistema fiscale». Insufficiente perché «l’implementazione delle procedure per l’effettuazione del nuovo adempimento - ha fatto notare Miani - ha richiesto oltre cinque mesi di tempo, tant’è che il modello di comunicazione con le relative istruzioni e le specifiche tecniche di trasmissione telematica sono state approvate dall’agenzia delle Entrate solo il 27 marzo 2017». E ancora, ha spiegato il presidente del Cndcec, «i software di compilazione e di controllo necessari per l’invio delle comunicazioni sono stati messi a disposizione sul sito internet delle Entrate soltanto dopo la prima decade di maggio, lasciando dunque a imprese e professionisti soltanto quindici giorni di tempo a disposizione per la materiale esecuzione dell’adempimento».

Ma il problema non si ferma alle comunicazioni Iva. Appena venerdì scorso ( come riportato dal Quotidiano del Fisco di sabato ) il Consiglio nazionale - sempre attraverso il suo presidente - ha espresso «forte disappunto per le sanzioni previste anche per violazioni meramente formali degli obblighi di adeguata verifica e di conservazione nonché per l’introduzione degli obblighi anche per le attività degli organi di controllo non incaricati della revisione legale». A questo si aggiunge anche un’altra richiesta, che per ora non ha visto alcun intervento normativo: dare una soluzione alle imprese minori in regime per cassa per consentire loro di riportare in avanti le perdite fiscali di esercizio.

E una dura presa di posizione è arrivata inserata dalle associazioni dei commercialisti Adc, Aidc, Anc, Ungdcec : «Gli impegni non rispettati ci vedono costretti a pensare a delle azioni di protesta contro un’amministrazione non rispettosa del lavoro e della dignita altrui, dei cittadini e delle imprese».

Il comunicato del Cndcec sull’ufficializzazione della proroga

Il comunicato del Mef sulla proroga dell’invio delle liquidazioni Iva

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