I temi di NT+Fisco e software

Dati precompilati per gli Isa, un canale di comunicazione più stretto con le Entrate

Tre proposte in campo con l’obiettivo di garantire regole di sicurezza e tutela della riservatezza

di Fabio Giordano, comitato tecnico AssoSoftware

Nella precedente uscita sono state illustrate le principali novità contenute nel provvedimento 150163/2020 delle Entrate che ha disciplinato le modalità di acquisizione dei dati precompilati necessari ai fini dell’applicazione dei modelli Isa 2020.

A livello di contenuto, le regole sono state in parte riviste rispetto all’ anno scorso. Tuttavia, dal punto di vista operativo, le modalità di invio all’ agenzia delle Entrate del file di richiesta e quelle di acquisizione vera e propria dei file Xml con i dati precompilati sono rimaste in sostanza le stesse, dunque del tutto “manuali”.

In sintesi, quindi, per richiedere all’ agenzia delle Entrate la messa a disposizione in modalità massiva dei dati precompilati necessari ai fini dell’ applicazione degli Isa, gli intermediari fiscali possono operare con due diverse modalità a seconda che abbiano o no la delega alla consultazione del cassetto fiscale del contribuente.

Con delega: dovranno trasmettere all’ agenzia delle Entrate, attraverso il servizio Entratel, un file di richiesta contenente esclusivamente l’ elenco dei contribuenti per cui risultano delegati.

Senza delega: dovranno acquisire una specifica delega, insieme alla copia del documento di riconoscimento del delegante. Dovranno poi indicare nel file di richiesta da trasmettere all’ agenzia delle Entrate, il numero e la data della delega, la tipologia e numero del documento di identità del sottoscrittore della delega, gli elementi di riscontro contenuti nella dichiarazione Iva 2019 (anno fiscale 2018) o, in alternativa, nel modello Isa 2019 (anno fiscale 2018).

Tre proposte alternative
Come AssoSoftware vogliamo provare a formulare tre diverse proposte di soluzioni operative, assai più fruibili di quella attuale, ed elaborate con il massimo rispetto dei principi cardine dell’osservanza delle regole di sicurezza e della tutela della riservatezza dei dati.

Circa la prima proposta operativa, riteniamo che non ci possano essere preclusioni di alcun tipo dal punto di vista delle tutele giuridiche di tutti gli attori, stante che si tratterebbe semplicemente di automatizzare dal punto di vista informatico l’ attuale flusso operativo. Le altre due proposte richiedono una maggior apertura da parte di tutti gli stakeholders rispetto a questioni che al momento risultano già definite e che dovrebbero essere rimesse in discussione.

1) Un servizio di download automatico. La prima proposta consiste nell’ utilizzo di un servizio di download automatico dei dati precompilati messo a disposizione dall’ agenzia delle Entrate, richiamabile direttamente dal software gestionale in modalità “accreditata”, con le credenziali dell’ intermediario fiscale (login, password e Pin oppure con apposito certificato reso disponibile dall’ agenzia delle Entrate sulla sua area riservata).
Tale servizio sarebbe in grado di fornire i dati precompilati agli intermediari:
con delega alla consultazione del cassetto fiscale del contribuente, nel qual caso l’ unica informazione da fornire sarebbe quella legata al codice fiscale dei contribuenti per conto dei quali egli intende operare;
senza delega alla consultazione del cassetto fiscale del contribuente, nel qual caso dovrebbero essere fornite, oltre al codice fiscale dei contribuenti per conto dei quali l’ intermediario intende operare, anche le ulteriori informazioni relative agli estremi della delega e del documento di identità utilizzato per l’ identificazione del contribuente, nonché il tipo di dichiarazione utilizzata per il riscontro e i dati di verifica.

In entrambi i casi i software gestionali sarebbero in grado di automatizzare la creazione e la trasmissione del file di domanda, nonché di recuperare il file Xml con i dati richiesti in modo totalmente automatico e sicuro.

Tale modalità, ha anche il pregio di poter essere realizzata anche in modo asincrono, suddividendo le attività in due fasi: prima l’ invio della richiesta e poi, a seguire, lo scarico dei dati non appena disponibili, in modo automatico e senza l’ intervento dell’ operatore, che verrebbe avvisato solo a procedura conclusa.

2) Il motore online. La seconda proposta consiste nell’ utilizzo di un motore online, richiamabile in modalità anonim”, collocato all’ interno dell’ infrastruttura dell’ agenzia delle Entrate, laddove il meccanismo risulterebbe “invertito” rispetto a quello attualmente in uso.
I software gestionali potrebbero fare una chiamata anonima al servizio dell’ agenzia delle Entrate, comunicando allo stesso il codice fiscale del contribuente e i dati del modello necessari al calcolo. L’ integrazione con i dati precompilati del contribuente verrebbe fatta in modo automatico direttamente sui sistemi dell’ agenzia delle Entrate, così come anche tutto il calcolo. In risposta i sistemi dell’ agenzia delle Entrate restituirebbero all’ applicativo gestionale chiamante esclusivamente il risultato di calcolo, al netto dei dati precompilati, quindi senza particolari necessità di riservatezza.

Le controindicazioni di una soluzione di calcolo online, che si basi esclusivamente sui servizi “esposti” dall’ agenzia delle Entrate, sono solo quelle della “tenuta” del carico e del rischio connettività. Tuttavia nulla vieta di poter considerarla come valida alternativa qualora implementata come soluzione non esclusiva, bensì come soluzione a supporto, utile anche in quei casi in cui non è - per vari motivi - possibile reperire i dati precompilati con delega.

3) Utilizzo parallelo delle infrastrutture degli intermediari tecnici. La terza proposta - più complessa e da analizzare nei dettagli - consiste nell’ utilizzo parallelo delle infrastrutture degli intermediari tecnici, in appoggio a quelle dell’ agenzia delle Entrate. In questo caso si potrebbe ipotizzare, ad esempio, che l’ acquisizione dei dati precompilati potrebbe essere effettuata e in modo automatico dai medesimi hub che già attualmente gestiscono la fatturazione elettronica, all’ interno dei quali potrebbe essere implementato il motore di calcolo, mentre all’ intermediario fiscale potrebbe essere consegnato esclusivamente il risultato del calcolo.

In questo caso le esigenze di riservatezza verrebbero rispettate in via contrattuale dal gestore del sistema, il quale - va ricordato - già ora risulta obbligato a garantire la sicurezza e la tutela dei dati laddove vi sia già una fruizione del software gestionale via internet (soluzioni SaaS). Quindi, di fatto, si tratta di un falso problema, visto che tutti i dati già con l’ attuale soluzione vengono memorizzati e risiedono sui server del gestore del sistema, non appena inseriti nel gestionale dall’ intermediario fiscale.

Entrambe le ultime due proposte si basano sul requisito di non rendere visibili sui sistemi dell’ intermediario fiscale i dati precompilati, che però potrebbero restare consultabili sul sito dell’ agenzia delle Entrate in caso di dubbi o contestazioni.