Dichiarazione Iva, nel quadro VQ l’imposta versata con cartelle e avvisi bonari
1In sintesi
Tempo fino al 2 maggio prossimo per la trasmissione telematica del modello di dichiarazione annuale Iva 2023, anno d’imposta 2022. In questa, il quadro VQ è tra quelli che va curato con più attenzione.
Il quadro VQ, denominato “Versamenti periodici omessi”, è stato inserito per la prima volta nel Modello Iva 2020 con la finalità di far emergere il credito - sorto in anni d’imposta precedenti a quello cui è riferita la dichiarazione - maturato a seguito di versamenti di Iva periodica “non spontanei”.
Nel quadro VQ verranno pertanto accolti i versamenti effettuati a seguito di comunicazioni di irregolarità ex articolo 54-bis Dpr Iva o di cartelle esattoriali, ma soltanto se la dichiarazione Iva annuale cui tali versamenti si riferiscono, aveva (o avrebbe) fatto emergere un saldo a credito.
Si ricorda che dall’anno d’imposta 2020 è possibile indicare nel quadro in esame anche gli importi versati successivamente alla sospensione per eventi eccezionali, sempre in relazione ad anni d’imposta precedenti quello di riferimento della presente dichiarazione.
In sintesi, gli operatori dovranno verificare, in sede di redazione della dichiarazione Iva, la presenza di eventuali avvisi bonari e/o cartelle relativi ad anni d’imposta precedenti a quello cui si riferisce la dichiarazione, facendo attenzione, come si vedrà meglio nel proseguo, a controllare la data del versamento.
2I versamenti periodici omessi nella dichiarazione
Il credito annuale Iva emergente dal rigo VL33 “Iva a credito” è determinato dall’ammontare dei versamenti periodici effettuati durante l’anno.
Nel rigo VL33, infatti, come riportato nelle istruzioni, «deve essere indicato l’importo che si ottiene considerando tra gli importi a credito la somma dei campi 3, 4 e 5 del rigo VL30 (Iva periodica versata) in luogo del campo 1 del medesimo rigo» nel quale viene indicato il maggiore tra quanto dovuto e quanto versato.
Nel rigo VL33 viene pertanto evidenziato un credito “effettivo” e non “potenziale”.
Quindi, alla formazione del credito Iva annuale concorrono esclusivamente i versamenti effettuati (e non quelli dovuti).
Il rigo VL41 rappresenta il collegamento tra il quadro VL e il quadro VQ: l’importo indicato in tale rigo (VL41), che accoglie l’eventuale differenza positiva tra Iva periodica dovuta e Iva periodica versata, sarà riportato nel quadro VQ (colonna 2) della dichiarazione dell’anno d’imposta successivo, contribuendo così ad incrementare il credito Iva di tale anno d’imposta (successivo), se nel frattempo saranno stati effettuati versamenti non spontanei per allineare il versato al dovuto (a seguito della ricezione di comunicazioni di irregolarità o cartelle esattoriali).
È proprio questa l’utilità del quadro VQ: trasformare i “crediti Iva potenziali”, che alla data dell’invio della dichiarazione Iva non potevano essere indicati nel rigo VL33 a causa di omessi versamenti periodici, in “crediti Iva effettivi” via via che il contribuente provveda al versamento non spontaneo degli stessi successivamente alla presentazione della dichiarazione.
Da quanto finora detto, è evidente che nella dichiarazione Iva 2023 in scadenza il prossimo 2 maggio, il quadro VQ non dovrà essere compilato se i versamenti Iva effettuati a seguito del ricevimento di avvisi bonari o cartelle si riferiscono all’esercizio 2022 (che dovranno essere indicati esclusivamente nel quadro VL30 colonne 4 e 5).
Si renderà invece necessaria la compilazione del quadro VQ in presenza delle seguenti condizioni che devono sussistere congiuntamente e relativamente ad un anno d’imposta antecedente a quello di riferimento (quindi antecedente al 2022):
1) dichiarazione Iva (anni precedenti) a credito;
2) presenza di omessi versamenti indicati nella dichiarazione Iva degli anni precedenti: differenziale positivo tra Iva dovuta e Iva versata;
3) pagamenti non spontanei effettuati per gli anni precedenti (successivamente alla data di presentazione della relativa dichiarazione Iva) fino alla data di presentazione della dichiarazione Iva dell'anno di riferimento.
3Un esempio di compilazione
Il quadro si compone di cinque righi, da VQ1 a VQ5, che possono riguardare fino a cinque periodi di imposta.Un esempio aiuterà sicuramente a fare chiarezza.
Si ipotizzi che la dichiarazione Iva relativa al 2020 abbia chiuso con un credito effettivo riportato nel rigo VL33 pari ad euro 3mila. Immaginiamo che una delle Lipe, per es. quella relativa al II trimestre 2020, chiuda a debito per euro 15mila (rigo VP14), e che tale importo a debito non sia stato versato entro la scadenza dell’invio della dichiarazione Iva del 2020.
Ipotizziamo che il versamento sia stato rateizzato e pagato, a seguito della ricezione di un avviso di liquidazione ex articolo 54-bis, per euro 2mila dall’1 maggio 2021 al 2 maggio 2022 e per euro 5mila dal 3 maggio 2022 al 2 maggio 2023.
Nel quadro VQ della dichiarazione Iva 2023 per l’anno 2022 il credito maturato indicato al rigo VQ1 colonna 8 coinciderà con l’importo indicato in colonna 5 pari ad euro 5mila, senza ovviamente considerare quello di euro 2mila in quanto già rilevato nella dichiarazione Iva inviata nel 2022 per l’anno d’imposta 2021.
Il credito maturato di 5mila euro viene quindi recuperato nella dichiarazione Iva 2023 per l’anno d’imposta 2022, confluendo direttamente nel rigo VL12, campo 1 e concorrerà pertanto alla liquidazione Iva di tale anno.
4Quando utilizzare la dichiarazione integrativa
I versamenti periodici omessi relativi al 2022 potrebbero essere operati anche spontaneamente, con ravvedimento operoso, dopo l’invio della dichiarazione Iva.
In questo caso, non sarà utilizzabile il quadro VQ atteso che non si tratta di versamenti “non spontanei".
Pertanto, in questo caso occorrerà presentare una dichiarazione correttiva nei termini o integrativa, a seconda che il pagamento avvenga entro od oltre il termine di presentazione della dichiarazione (2 maggio 2023), al fine di indicare l’ammontare “aggiornato” dell’Iva periodica versata. Tale importo potrà così incrementare il credito da esporre nel rigo VL33.