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Doppie imposizioni, qualificazione di proventi per acquisto e rivendita software

di Ennio Vial

N. 1

settimana-fiscale

Con il principio di diritto 20 febbraio 2023 n. 5, l’agenzia delle Entrate ha affermato che i compensi corrisposti da un soggetto residente ad un non residente per la concessione del diritto di usare, riprodurre e distribuire un software si qualificano come royalties. Di fatto, l’amministrazione finanziaria, confermando il proprio oramai consolidato orientamento, riconduce i suddetti compensi nell’alveo dell’articolo 12 del Modello OCSE. L’orientamento dell’Agenzia è stato ripercorso da Assonime, con la circolare n. 27 del 12 ottobre 2023. Si analizzano le problematiche attinenti ad alcune casistiche di reddito che si collocano ai confini tra il reddito di impresa ordinario (articolo 7 del Modello Ocse) che non determina tassazione nel Paese della fonte ed il reddito di impresa qualificabile come canone (articolo 12 del Modello Ocse) e, quindi, soggetto, secondo le Convenzioni italiane a forme di tassazione alla fonte.

La disciplina domestica

Come noto, la normativa interna prevede che i redditi percepiti da un soggetto residente sono soggetti a tassazione in Italia in base al principio della tassazione su base mondiale che riguarda tutti i soggetti residenti.

Diversamente, i soggetti non residenti sono assoggettati a tassazione in Italia esclusivamente per i redditi ivi prodotti.

A livello domestico, le norme di riferimento che consentono all’Italia (quale Paese della fonte) di esercitare la propria potestà impositiva sui pagamenti (canoni...