La legge di Bilancio 2025 ha introdotto all’interno dell’articolo 38 Dl 19/2024 il nuovo comma 9-bis che semplifica la determinazione del risparmio energetico nel caso di sostituzione di beni obsoleti. L’intervento apparentemente tecnico ha in realtà un impatto diretto e significativo sulla possibilità per molte imprese di accedere più agevolmente agli incentivi 5.0. Come funziona concretamente la semplificazione, quali sono i requisiti da rispettare e come si calcola il risparmio ammesso in modo automatico? I tre “casi-tipo” basati sulle Faq pubblicate dal Mimit e sulla prassi tecnica emergente.
Il perimetro della semplificazione
Il nuovo comma 9-bis (introdotto all’interno dell’articolo 38 Dl 19/2024) consente, a precise condizioni, di stimare il risparmio energetico derivante da un investimento sostitutivo senza misurazioni ex ante, assumendo per convenzione un minor consumo rispetto al bene sostituito.
Pur permanendo l’obbligo di certificazione e il calcolo del risparmio in Tep, si consente ai certificatori di fondare le proprie valutazioni su documentazione standardizzata già esistente, come regolamenti europei, norme ...