E-fattura alla prova documenti, al vaglio le deleghe telematiche
Mancano esattamente 50 giorni all’anno zero dell’era digitale che traghetterà gli operatori nel mondo della fatturazione elettronica. Poco meno di due mesi ancora a disposizione per prepararsi a questo appuntamento, importante anche per i professionisti che saranno coinvolti in prima battuta quali assistenti tecnici dei soggetti coinvolti dalla digitalizzazione dei processi.
Il percorso per i professionisti
Un primo passo per gli studi che opereranno la fatturazione elettronica per conto dei propri clienti è quello di inviare una comunicazione agli assistiti per acquisire l’indirizzo telematico da essi prescelto per la ricezione delle fatture, che potrà essere successivamente registrato dall’intermediario, previa sottoscrizione della delega, all’interno dell’area riservata del cliente.
Una volta registrato l’indirizzo telematico le fatture elettroniche verranno sempre recapitate lì dal Sistema di interscambio (Sdi), ciò indipendentemente dall’indirizzo che il fornitore avrà inserito nella fattura. In pratica, lo Sdi ignorerà l’indirizzo in essa riportato e la consegnerà all’indirizzo abbinato alla partita Iva.
Secondo step è il controllo delle anagrafiche di clienti e fornitori al fine di evitare lo scarto dallo Sdi in caso di errori nei codici fiscali o nelle partite Iva, sebbene questo adempimento sia stato in parte assolto in occasione degli invii per lo spesometro.
Terza mossa è sicuramente farsi delegare dai propri clienti all’utilizzo dei servizi di consultazione delle fatture transitate dallo Sdi, step necessario per acquisire le informazioni utili al lavoro consulenziale e di assistenza fiscale, posto che per trasmettere e ricevere le fatture per conto dei propri clienti non è necessaria alcuna delega.
Il nodo delle deleghe
Le regole di gestione delle deleghe sono state recentemente riviste dal provvedimento delle Entrate 291241/2018 del 5 novembre che ha disegnato un sistema più complesso di quello precedente.
Prima di tutto occorre che nel modello «Conferimento/Revoca della delega per l’utilizzo dei servizi di fatturazione elettronica» siano flaggati i servizi di cui ai punti 1 e 2 relativi rispettivamente a «Consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o dei loro duplicati informatici» e «Consultazione dei dati rilevanti ai fini Iva», indispensabili per acquisire le copie delle fatture dei propri clienti nonché dei dati in esse contenuti ed utilizzarle per la predisposizione della contabilità e degli adempimenti fiscali conseguenti.
Circa le modalità di presentazione della delega, può essere l’intermediario stesso a provvedere, per conto del delegante, di persona presso gli uffici dell’Agenzia, oppure telematicamente entro 90 giorni dalla sottoscrizione del modulo. In tale ultimo caso l’invio telematico massivo delle deleghe (fino a un massimo di 2.500 clienti) è già disponibile, mentre per la funzionalità dell’invio puntuale occorrerà attendere il 30 novembre. L’attivazione delle deleghe inviate telematicamente è subordinata alla positiva verifica di alcuni dati contenuti nella dichiarazione Iva presentata da ciascun soggetto delegante nell’anno solare antecedente a quello di conferimento della delega. Pertanto, per le deleghe presentate nel 2018 occorrerà indicare i dati contenuti nel modello Iva 2017 relativi a: volume d’affari (rigo VE50) e Iva dovuta (VL32 se a debito, VL33 se a credito).
Per i soggetti che non hanno presentato il modello Iva perché non tenuti, ad esempio i minimi e i forfettari, la delega può essere presentata via Pec all’indirizzo delegafatturazione
elettronica@pec.agenziaentrate.it seguendo le istruzioni del punto 4.8 del provvedimento 291241/2018.
Dal buon fine del procedimento di delega i professionisti potranno operare fino al massimo di due anni per conto dei propri clienti, dopodiché si ricomincia tutta la procedura perché non c’è il rinnovo automatico.
Non finisce qui: i delegati dovranno conservare in modalità analogica i moduli cartacei presentati e in digitale quelli inviati telematicamente, fino a 10 anni, individuare un responsabile per la gestione dei suddetti moduli e annotarli in apposito registro tenuto ai sensi del punto 7.2 del provvedimento. Si rischia la revoca dell’abilitazione ad Entratel nonché eventuali sanzioni penali.