FISCO E SENTENZE/Le massime di Cassazione: registro, Iva, Irap e ritenute
I temi delle massime delle principali sentenze di Cassazione in materia tributaria e societaria dell'ultima settimana riguardano: l’imposta di registro in misura fissa in caso d’uso, la bancarotta impropria in caso di mancata convocazione dell’assemblea, i requisiti sostanziali e la detrazione Iva, l’intermediazione fittizia e gli obblighi fiscali del fittizio appaltante, l’inerenza fiscale infragruppo, i contributi pubblici e la rilevanza Irap, la delega di coassicurazione ed Iva, l’Iva sulla sponsorizzazione sportiva.
Registro fisso anche per il contratto stipulato per corrispondenza
Ai fini dell’assolvimento dell’imposta di registro in misura fissa in caso d’uso, in caso di finanziamenti risultanti da lettere commerciali le operazioni possono considerarsi perfezionate attraverso il cosiddetto scambio di corrispondenza anche senza la prova della spedizione e/o dello scambio dei documenti fra le parti. In tal caso, infatti, il contratto stipulato per corrispondenza si distingue dal contratto stipulato per scrittura privata non autenticata per il solo fatto che nel secondo caso le volontà di tutti i contraenti risultano formalizzate con le rispettive sottoscrizioni su un unico documento mentre nel primo caso su ciascun documento è raccolta la volontà unilaterale di ogni singolo contraente.
• Cassazione, ordinanza 19799/2018
Bancarotta impropria per l’amministratore inerte della società fallita
Va punito per bancarotta impropria da reato societario l’amministratore della società fallita che in presenza di un capitale sociale al di sotto dei limiti di legge non ha convocato l’assemblea e ha omesso gli atti richiesti per la tutela dell’integrità del patrimonio. Questo in quanto in siffatti casi l’obbligo di convocazione dell’assemblea in presenza di una riduzione del capitale al di sotto del minimo legale rientra tra gli obblighi imposti dalla legge la cui inosservanza espone l’amministratore al reato di bancarotta impropria se è in grado di causare il dissesto o il suo aggravamento.
• Cassazione, sentenza 35793/2018
Per la detrazione dell’Iva delle fatture passive rileva la sostanza
Anche in mancanza del rispetto dei requisiti formali, come la mancata redazione delle dichiarazioni periodiche o di quella annuale o l’omessa redazione del registro Iva acquisti, l’Amministrazione non può disconoscere il diritto alla detrazione. Ciò alla duplice condizione che il contribuente rispetti i requisiti sostanziali attraverso la produzione delle fatture di acquisto o di altra documentazione contabile idonea e che il diritto alla detrazione venga esercitato entro il termine per la presentazione della dichiarazione relativa al secondo anno successivo a quello in cui il diritto è sorto.
• Cassazione, ordinanza 19938/2018
Nel rapporto di intermediazione di manodopera l’appaltante paga la ritenute
L’Amministrazione, senza incorrere nel divieto di doppia imposizione, è comunque legittimata a richiedere al soggetto fittiziamente configuratosi come appaltante del rapporto di lavoro il versamento delle ritenute fiscali trattenute al lavoratore anche quando il soggetto, che ha fittiziamente operato come appaltatore ed ha effettivamente fruito delle prestazioni lavorative, ha già provveduto al loro versamento. Questo in quanto in caso di intermediazione fittizia di manodopera il datore di lavoro appaltante resta il soggetto su cui ricadono tutti gli obblighi retributivi, previdenziali, assicurativi e gli obblighi propri del sostituto d’imposta.
• Cassazione, ordinanza 19966/2018
L’inerenza fiscale infragruppo va sganciata dall’antieconomicità
Nell’ambito dei rapporti infragruppo l’inerenza fiscale non è necessariamente legata al vantaggio economico conseguito anche quando sussiste una supposta antieconomicità della spesa. Questo in quanto l’inerenza non implica necessariamente un nesso tra costo e ricavo ma si sostanzia nella correlazione tra costo e attività d’impresa, anche solo potenzialmente capace di produrre reddito imponibile.
• Cassazione, ordinanza 20113/2018
Niente Irpeg ma solo Irap per i contributi pubblici alle imprese di trasporto
I contributi pubblici alle imprese di trasporto non costituiscono componenti positivi del reddito ai fini Irpeg ma rientrano nella determinazione della base imponibile Irap. Questo in quanto l’esclusione da assoggettamento ad Irap rileva unicamente nel caso in cui essi siano correlati a componenti negativi non ammessi in deduzione.
• Cassazione, ordinanza 20111/2018
Con Iva le prestazioni di coassicurazione rese in base alla clausola di delega
Sono sempre assoggettate ad Iva le prestazioni coassicurative conseguenti alla stipula di una clausola di delega e non vi è alcuna modifica della natura e degli effetti dei rapporti tra rispettivi titolari stante la funzione di conferire ad uno degli assicuratori l’incarico di gestire il contratto e di compiere gli atti relativi allo svolgimento del rapporto senza assunzione pro quota dell’obbligo di pagare l’indennità al verificarsi dell’evento previsto. Infatti le attività svolte dal coassicuratore delegato in esecuzione della clausola non sono attività assicurative esenti da Iva perché il coassicuratore assicura il rischio e resta obbligato a risarcire l’assicurato soltanto entro i limiti del proprio rapporto con lui, che scaturisce non dalla clausola di delega bensì, pro quota, dal contratto di assicurazione originario.
• Cassazione, ordinanza 20249/2018
Escluso da Iva il riaddebito alla casa madre extra Ue delle sponsorizzazioni
Non viola il principio di territorialità l’esclusione ai fini Iva indicata nelle fatture di riaddebito alla casa madre ubicata fuori dalla Ue da parte della società controllata italiana che organizza gli atleti italiani per le prestazioni di sponsorizzazione sportiva perché ai fini dell’individuazione del luogo delle prestazioni pubblicitarie rese ai soggetti destinatari extra Ue, infatti, gli Stati membri possono comunque considerare il luogo di prestazione dei servizi situato fuori della Ue. Grazie a tale deroga può infatti ritenersi sostituito il criterio di collegamento rappresentato dalla sede del destinatario della prestazione pubblicitaria con quello del luogo di utilizzazione di tale prestazione, che dunque può comunque considerasi resa nello Stato extra Ue anche attraverso media ed organismi di trasmissione e comunicazione ivi ubicati.
• Cassazione, sentenza 20258/2018
Leggi le precedenti uscite di «Fisco e sentenze - Le massime di Cassazione»
Irap, elusione, Iva e Tosap: le massime della settimana dal 23 al 27 luglio
Giudicato esterno, sanzioni, antieconomicità: le massime della settimana dal 16 al 20 luglio
Concordato, accertamento e prima casa: le massime della settimana dal 2 al 6 luglio
Ammortamento, concordato e accertamento: le massime della settimana dal 25 al 29 luglio
Ruoli, crediti d’imposta, concordato preventivo: le massime della settimana dall’11 al 15 giugno
Inerenza dei costi, Iva all’importazione, notifiche: le massime della settimana dal 4 all’8 giugno
Interpelli, integrativa e iscrizione al Vies: le massime di Cassazione dal 23 al 27 aprile
Presunzioni, ruoli e responsabilità «231»: le massime di Cassazione dal 9 al 13 aprile 2018
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Accertamento, elusione ed esdebitazione: le massime di Cassazione dal 26 al 30 marzo 2018
Prima casa, Iva, fallimento: le massime di Cassazione dal 19 al 23 marzo 2018
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Plafond Iva, fallimento e sottrazione fraudolenta: le massime della Cassazione dal 5 al 9 marzo
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Plusvalenze, omessi versamenti, imposta di registro: le massime della Cassazione dal 19 al 23 febbraio
Fatture, accollo fiscale e fallimento: le massime della Cassazione dal 12 al 16 febbraio
Royalties, incentivi, avviamento negativo: le massime della Cassazione dal 15 al 19 gennaio
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Verifiche fiscali, bonus prima casa, bancarotta: le massime della Cassazione dal 18 al 22 settembre
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Tarsu, Ici, Iva, concordato e frode fiscale: le massime della Cassazione dal 19 al 23 giugno
Contraddittorio, omessi versamenti, redditometro: le massime della settimana dal 2 al 5 maggio
Plusvalenze, società estinte, fallimento: le massime della settimana dal 3 al 7 aprile
Sanzioni, rivalutazioni e appello tributario: le massime della settimana dal 13 al 17 marzo
Redditometro, sanzioni, iscrizione a ruolo: le massime della settimana dal 27 febbraio al 3 marzo
Contraddittorio, omessa dichiarazione, trust: le massime della settimana dal 20 al 24 febbraio
Notifica via Pec, redditometro, regime del margine: le massime della settimana dal 13 al 17 febbraio
Adesione, spese di lite e riciclaggio: le massime della settimana dal 6 al 10 febbraio
Redditometro, ruoli straordinari, pvc: le massime di Cassazione della settimana dal 9 al 13 gennaio