FISCO E SENTENZE/Le massime di merito: bonus prima casa, reverse charge, false fatture
Dall’agevolazione prima casa al reverse charge. Senza dimenticare la questione della falsa fatturazione e il tema controverso dell’impugnazione contro la società estinta in attesa del giudizio di primo grado. Le massime delle principali sentenze delle Commissioni di merito.
Agevolazione prima casa anche con divisione postuma
Le agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa spettano anche per l’immobile con superficie superiore ai 240 metri quadrati a condizione che l’atto trasferimento precisi l’impegno degli acquirenti a suddividere successivamente il bene in due singole unità immobiliari di superficie inferiore, e che tale divisione sia poi successivamente stata dimostrata dai ricorrenti nel corso del giudizio e la stessa non sia stata contestata dall’Amministrazione.
■ Ctp Lodi, sentenza 14/1/2017
Sempre da dichiarare le attività detenute all’estero
Si devono dichiarare nel quadro Rw le attività detenute all’estero anche se si riferiscono a periodi d’imposta in cui tale obbligo non era previsto perché la normativa ha carattere non sostanziale, bensì procedurale.
■ Ctp Treviso, sentenza 151/3/201 7
Inversione contabile anche ai prodotti derivati
Il regime dell’inversione contabile si applica anche ai prodotti “derivati” dai beni identificati nel decreto Iva quali i materiali di scarto di metalli ferrosi come cenere e schiumature di alluminio, anche se essi sono importati e classificati diversamente in dogana rispetto al bene integro.
■ Ctp Como, sentenza 41/4/2017
Piccola proprietà contadina anche al coadiuvante agricolo
Le agevolazioni fiscali previste per la piccola proprietà contadina spettano al coadiuvante agricolo perché non vi può essere disparità tra lui e l’imprenditore agricolo, in entrambi i casi il lavoro è volto alla coltivazione del fondo, e tale equiparazione viene addirittura confermata dalla prassi del ministero delle Finanze sebbene in tema di Imu.
■ Ctp Lecco, sentenza 41/2/2017
Senza opere di migliorie nessun contributo consortile
La semplice inclusione dell’immobile all’interno del perimetro di contribuenza non basta da sola a far scattare l’obbligo del contributo consortile ma il piano di classifica deve pure prevedere specifiche opere di miglioria quali, ad esempio, spurgo canali, diserbo banchine stradali, eccetera.
■ Ctp Lecce, sentenza 1138/4/2017
Accisa per la produzione di energia poi ceduta a terzi
Per beneficiare dell’esenzione di pagamento dell’accisa sull’energia elettrica è necessaria la coesistenza del requisito soggettivo, cioè l’azienda autoproduce energia tramite utilizzo di fonti rinnovabili, e del requisito oggettivo, cioè il consumo proprio, che viene meno in caso di cessione a terzi dell’elettricità generata.
■ Ctp Milano, sentenza 1425/10/2017
Autoemissione e pagamento cash provano la falsa fatturazione
Le fatture di acquisto redatte dallo stesso acquirente, emesse dal medesimo soggetto sconosciuto all’ufficio e pagate a mezzo contanti, fanno presumere in maniera grave, precisa e concordante, operazioni inesistenti se non adeguatamente contrastate dal contribuente.
■ Ctp Brescia, sentenza 132/2/2017
L’omessa variazione toponomastica non produce effetti
La modifica della lettera di estensione del numero civico dell’indirizzo ove ha sede legale la società contribuente non produce effetto senza comunicazione da parte del Comune e, pertanto, non si può fare ricorso alla procedura della irreperibilità assoluta per notificare la cartella.
■ Ctr Lombardia, sezione staccata Brescia, sentenza 507/17/20 17
Impugnazione preclusa contro la società estinta nelle more del giudizio
In caso di cancellazione di società nelle more del giudizio di primo grado, l’atto di appello non può essere indirizzato ed intestato né alla stessa società in quanto soggetto giuridico estinto né all’ex liquidatore, poiché questi non è legittimato a subentrare nei rapporti dell’ente giuridico.
■ Ctr Sicilia, sezione staccata Caltanissetta, sentenza 384/7/2017
I nuovi elementi vanno conosciuti dall’ufficio emittente
L’Amministrazione non può emettere un accertamento integrativo senza indicazione dettagliata dei nuovi elementi di cui è venuto a conoscenza e non rileva il fatto che gli stessi fossero già conosciuti da altro ufficio periferico diverso da quello che ha emesso l’atto.
■ Ctr Lombardia, sentenza 835/5/2017
Le precedenti uscite di «Fisco e sentenze - Il merito»
11 febbraio - Società estinte, sanzioni amministrative, processo tributario
18 febbraio - Notifica all’estero, autonoma organizzazione, condanna alle spese di lite
25 febbraio - Ammissibilità del ricorso, sospensiva e imposta di affissione
4 marzo - Cartelle via Pec, indagini finanziarie, credito Iva
18 marzo - Iva, notifiche via Pec e trust
25 marzo - Frodi Iva, ipoteca e notifica diretta
1 aprile - Società di comodo, Imu, imposta di registro