Controlli e liti

Flat tax traina le partite Iva (+4,2%)

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di Marco Mobili e Giovanni Parente

Sono 400mila i contribuenti che a fine febbraio hanno aderito alla pace fiscale proposta nelle diverse forme di sanatoria (ben 10) dal governo pentaleghista. Di questi sono 260mila i soggetti che hanno già presentato istanza di adesione alla terza edizione della rottamazione delle cartelle e che, secondo il sottosegretario all’Economia, Massimo Bitonci, audito dalla Commissione bicamerale di vigilanza sull’anagrafe tributaria, cresceranno ancora di «almeno altre 100-120mila» adesioni.

Nel fare il punto sulla struttura delle banche dati utilizzate dall’amministrazione finanziaria, il cosiddetto Sistema informativo della fiscalità (Sif), Bitonci ha colto l’occasione per sottolineare l’andamento delle altre due grandi novità fiscali del 2019. A partire dalla fatturazione elettronica che, come ha sottolineato Bitonci pur scontando inevitabili problemi e criticità in questa prima fase di avvio comunque non particolarmente gravi, ha fatto registrare a fine febbraio importanti segnali di miglioramento con 277 milioni di file inviati all’amministrazione finanziaria, una percentuale di scarto in diminuzione al 4,3% e 262 milioni di dati fiscali delle fatture memorizzati. E scendendo nel dettaglio il sottosegretario ha sottolineato che di queste fatture «circa 5 milioni sono quelle indirizzate verso la pubblica amministrazione (B2G), oltre 134 milioni sono invece le fatture tra privati (B2B) e i restanti 123 milioni sono quelle business to consumer». Rispetto a metà febbraio sono cresciuti di circa 200mila unità i soggetti cedenti toccando quota 2,5 milioni , mentre il numero delle deleghe per consentire agli intermediari di utilizzare i servizi di trasmissione dei dati sono arrivate a 7,1 milioni.

Il sistema di consegna delle fatture con la registrazione dell’indirizzo telematico ha toccato il 3,7 milioni, mentre i QR code attivati per l’uso della “App” e consentire la valorizzazione dei dati del concessionario sono 3,4 milioni. Sulla possibilità poi di recuperare un maggior gettito di 4,2 miliardi nel triennio 2018-2020 il sottosegretario si è dichiarato ottimista sottolineando che l’agenzia delle Entrate ha già avviato operazioni di incrocio dei dati e analisi mirate di rischio per far emergere frodi di particolare rilievo.

L’audizione di ieri è stata l’occasione anche per presentare i primi dati sulle adesioni alla flat tax al 15% per chi ha ricavi o compensi fino a 65mila euro. Nel mese di gennaio 2019, ha spiegato Bitonci le aperture di partite Iva, rispetto a gennaio 2018, da parte di persone fisiche, «per l’estensione del tetto dei ricavi per il regime forfettario» sono aumentate dell 4,2%, «si tratta in sostanza di 2.600 persone fisiche in più» che hanno già scelto la Flat tax.

Infine, il sottosegretario ha sottolineato che continua a crescere il processo telematico arrivato a toccare il milione e 900mila documenti processuali inviati in formato digitale. Un tema caro a Bitonci che ha manifestato l’intenzione di arrivare in tempi brevi a una riforma della giustizia e del contenzioso tributario condivisa con le tutte le forze politiche. In questo senso ha auspicato la presentazione di un testo unificato delle differenti proposte di legge già depositate alla Camera e al Senato.

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