Forfettari, niente aliquota del 5% per chi si trasferisce dall’estero e lavora con gli stessi clienti
L’interpello 199/2022 conferma invece la possibilità di applicare il regime agevolato per chi sposta la residenza in tempo utile per essere considerato “italiano” nel 2022
In attesa di capire se e da quando i contribuenti nel regime forfettario dovranno fare la fattura elettronica, le Entrate – interpello 199/2022 – danno due chiarimenti sull’applicazione del regime agevolato da parte di chi si trasferisce in Italia dall’estero, continuando a lavorare con la stessa clientela.
La prima risposta è a favore del contribuente: via libera al regime forfettario nel 2022, se il trasferimento della residenza in Italia avviene «in tempo utile per poter essere considerato qui residente ai fini fiscali nell’anno in corso». Da notare che il Paese estero di provenienza non rientra tra gli Stati membri della Ue né dello Spazio economico europeo (See).
La seconda risposta, invece, è negativa: va applicata l’aliquota del 15% – e non quella del 5% riservata alle cosiddette start up – perché il cambio di Paese non è sufficiente, di per sé, a determinare la “novità” dell’attività svolta dal contribuente. L’Agenzia spiega che non può essere assimilata a una nuova “nuova iniziativa” «l’ipotesi in cui l’attività che mantiene le medesime caratteristiche sia svolta in Italia, a seguito del trasferimento effettivo della residenza da un Paese estero». In particolare, «il predetto requisito di “novità” risulta essere escluso per espressa dichiarazione dell’istante, il quale afferma che intende proseguire la ”medesima attività svolta nel Paese Estero” e che la stessa “sarà rivolta agli stessi clienti”».
Ricordiamo che, in base alla Finanziaria 2015 (legge 190/2014, comma 65), per avere l’aliquota del 5% è necessario – tra l’altro – che l’attività da esercitare «non costituisca, in nessun modo, mera prosecuzione di altra attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo» (con la sola eccezione del praticantato obbligatorio per svolgere attività professionali).