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I compensi al socio amministratore sono assimilati a quelli da lavoro dipendente

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di Gianluca Dan

La domanda

Il caso riguarda un socio di una Srl iscritto all’Inps come socio d’opera, ed anche rivestendo il ruolo di amministratore della stessa.
Ai fini della corretta corresponsione delle indennità di trasferta giornaliere all’amministratore/socio, per quelle effettuate fuori dal Comune ove ha sede la società ed è stata stabilita la sede di lavoro dello stesso amministratore, si chiede se sia possibile corrispondere dette indennità forfettarie per ogni trasferta fuori dal Comune, oppure si debba operare una qualche distinzione sul “tipo di trasferta” (se in qualità e per il ruolo di mero amministratore, oppure se fuori comune in qualità di socio d’opera). Esistono elementi discriminanti che possano distinguere i due tipi di trasferta, posto che il socio lavoratore, quando si reca fuori dal Comune, riveste anche il ruolo dell’amministratore con i poteri ad esso delegati e la legale rappresentanza, con la relativa quindi libertà negoziale ad esempio per acquisto quotidiano di merci da fornitori?

I compensi erogati al socio amministratore sono assimilati a quelli da lavoro dipendente ai sensi dell’articolo 50 del Tuir rientrando nel novero dei redditi di collaborazione coordinata e continuativa. A tali redditi si applicano le regole dell’articolo 51, comma 5, del Tuir per quanto riguarda il trattamento dei rimborsi spese e le indennità, non ravvisando nel caso del lettore, differenze tra le due tipologie di trasferta indicate nel quesito.

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