Imposte

Il biometano produce reddito agrario

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di Gian Paolo Tosoni

Nel settore agricolo si apre un nuovo mercato per la vendita di biogas e biometano e tale attività rientra interamente nel reddito agrario. Il ministero dello Sviluppo economico ha emanato il decreto interministeriale per l’uso del biometano la cui fonte prioritaria consiste nelle fonti rinnovabili come quelle agroforestali.

Il biometano è un gas composto prevalentemente da metano ottenuto dalla purificazione del biogas prodotto da fonti rinnovabili e può sostituire il gas naturale. Le imprese agricole producono da tempo biogas che finora viene utilizzato per la produzione di energia elettrica. La produzione di energia elettrica rientra nel reddito agrario in base all’articolo 32 del Dpr 917/86, come previsto dall’articolo 1, comma 423, della legge 266/2005. Dal 2014 una piccola quota del reddito generato dalla produzione di energia elettrica rientra nel reddito di impresa ed è pari al 25% dei corrispettivi registrati ai fini Iva, relativi alla cessione di energia elettrica escludendo franchigia ( 2.400.000 kwh) e tariffa incentivante.

Il comma 423 della legge 266/2005 dispone la tassazione di una quota del reddito conseguito con la produzione di energia elettrica da fonti agroforestali e fotovoltaiche, mentre invece la produzione di carburanti e prodotti chimici di origine agroforestale effettuata da imprenditori agricoli costituisce attività connesse di cui all’articolo 2135 del Codice civile e si considera produttiva di reddito agrario interamente.

Quindi se la vendita riguarda esclusivamente il biogas, che poi con un processo di purificazione diviene biometano, l’attività rientra interamente nel reddito agrario a condizione ovviamente che le risorse agroforestali siano ottenute prevalentemente nella azienda agricola. Infatti fra le attività di produzione di agroenergie è compresa anche l’attività di produzione di carburanti. L’agenzia delle Entrate con la circolare 32 del 6 luglio 2009 ha precisato che per produzioni di carburanti derivanti da vegetali si intendono fra gli altri il biogas carburante ed altri carburanti simili di cui al Dlgs 30 maggio 2005, n. 128, allegato I, articolo 2, comma 2. La lettera c) dell’allegato contempla il biogas carburante quale gas combustibile ricavato dalla biomassa ovvero dalla parte biodegradabile dei rifiuti, che può essere trattato in un impianto di purificazione onde ottenere una qualità analoga a quella del gas naturale, al fine di essere usato come biocarburante. Per rientrare nel reddito agrario occorre partire dalle fonti rinnovabili agroforestali, cioè le biomasse provenienti sia dall’agricoltura (comprendenti sia sostanze vegetali che animali) che dalla silvicoltura (biomasse legnose).

La produzione di energia elettrica da fonti agroforestali svolta da molte aziende agricole di fatto è una produzione di biogas ottenuto mediante la fermentazione di biomasse; quindi il biogas ottenuto alimenta un normale motore che produce energia elettrica. Perciò la produzione di biogas viene già ottenuta nell’ambito delle imprese agroenergetiche; in futuro, quando ci sarà un mercato per il biogas, si tratterà di cedere la produzione ottenuta come quella attualmente destinata alla produzione di energia elettrica. La tassazione catastale è il regime naturale per le imprese agricole individuali e società semplici, mentre per le altre società di persone (Snc e Sas) l’ applicazione del reddito agrario è frutto dell’opzione se le predette società sono qualificate come “società agricole”.

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