Contabilità

Il business plan «resiste» all’incertezza finanziaria

di Fabrizio Bencini e Vincenzo Ferragina

In un contesto di incertezza e rischiosità degli investimenti, si rende necessaria una riflessione sull'importanza dell'implementazione di un sistema di pianificazione strategica e finanziaria: con la prima, l'azienda definisce i suoi obiettivi di medio e lungo termine, la sua direzione. Con la seconda, vengono individuati gli effetti finanziari delle scelte strategiche e operative prima esposte.

I vantaggi che si ottengono dalla redazione di un sistema di pianificazione strategica sono molteplici durante ogni fase di vita di una impresa. Sicuramente, in fase di start-up, favorisce una visione chiara circa la bontà del progetto proposto e aumenta quindi la possibilità di trovare partner finanziari, ma anche una impresa ormai affermata e in fase di sviluppo necessita continuamente di innovarsi, a costo altrimenti di essere raggiunta e superata da concorrenti esteri agguerriti.

Oltre alle finalità esterne, il vantaggio più importante si sostanzia nel fornire una visione integrata della propria azienda o del proprio progetto imprenditoriale. Se correttamente concepito, il business plan risulta fondamentale per valutare e gestire un'impresa, in quanto costringe a pensare in modo sistematico e a fornire una sintesi completa degli obiettivi fissati, delle azioni da implementare, degli aspetti economici e finanziari da considerare nonché delle risorse da stanziare. Obbliga cioè alla chiarezza e alla coerenza.

Per trasformare il piano in uno strumento di organizzazione e di orientamento occorrerà seguire le seguenti fasi: per il piano strategico, (i) formazione del team e descrizione delle linee guida, (ii) lavoro in parallelo dei singoli gruppi di lavoro, (iii) allineamento dei risultati ottenuti; per il piano operativo, (i) esplicitazione dei cantieri di lavoro con responsabilità e tempi.

Maggiore è il livello di volatilità, maggiore è l'esigenza di individuare le variabili chiave da esplicitare nel piano così da poter rappresentare in modo chiaro e diretto quali siano i driver principali della "incertezza" e quali gli effetti di ipotesi nella definizione degli stessi.

Così, se il contesto di attività pone l'azienda in una dinamica di forte pressione sui prezzi delle materie prime o di tasso di interesse, anche negli schemi principali di esposizione (conto economico gestionale) merita rendere esplicita la variabile posta alla base dell’assunzione. Quella variabile diventa un obiettivo industriale da conseguire, chiaro, non annacquato perché è da questo più che ogni altro che dipende il raggiungimento delle aspettative di sviluppo.

In un piano non tutti gli obbiettivi sono uguali e sapere discernere, trovare delle priorità significa avere la capacità di costruire un modello semplicifando e sintetizzando la realtà complessa di un’impresa. Significa concentrare gli sforzi e l’attenzione, in altre parole avere azioni convergenti e condivise. In un contesto di incertezza e turbolenza, visto che il futuro non solo non è assicurato, ma non è certamente rappresentato dall’andamento passato, questa attività appena descritta diventa basilare.

Saper capire come i risultati cambino al variare dei fattore chiave significa dominare il proprio business.

Per ulteriori approfondimenti leggi l’articolo di Fabrizio Bencini e Vincenzo Ferragina su Guida alla Contabilità & Bilancio 11/2018

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