L'esperto rispondeAdempimenti

Il forfettario perde la detrazione sui lavori in casa finché non passa all’ordinario

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di Attilio Calvano e Alfredo Calvano

La domanda

Sto ristrutturando una casa di proprietà acquistata da pochi mesi per un valore di ristrutturazione totale intorno ai 90mila euro. Dopo un anno di lavoro da dipendente sono passato quest’anno al regime forfettario per cui non posso fruire della detrazione al 50%; lo stesso per mia moglie che, pur essendo dipendente a tempo indeterminato nel settore pubblico, è in aspettativa non retribuita perché sta prendendo una borsa di studio (dottorato) in università. Abbiamo provato ad offrire la cessione del credito in detrazione a fornitori ed esecutore dei lavori ma non hanno accettato. Non c’è modo di recuperare queste detrazioni in altra maniera? Se ho capito bene la quota al 50% è detraibile in 10 anni (quindi 90mila per 0,50, diviso 10, uguale a 4.500 euro l’anno), quindi, se non c’è alcun modo di recuperarli e tra qualche anno passassi al regime ordinario di partita Iva potrei iniziare a recuperarli, perdendo però quelli dei primi anni. È corretto?
D. P. -MILANO

Si conferma quanto anticipato dal lettore in merito alla situazione delle spese di recupero edilizio, che lo riguardano. Infatti, la loro detrazione, che avviene in quote costanti nell’arco di dieci anni, è preclusa (meglio, è sospesa) fintanto che egli disponga soltanto di redditi soggetti a tassazione sostitutiva come avviene nel caso di redditi conseguiti in regime forfetario. Qualora sopraggiunga il conseguimento di redditi assoggettati a tassazione ordinaria e con imposta capiente, potrà essere ripreso il conseguimento del beneficio fiscale a decorrere dalla prima rata utile fra quelle residue, ma purtroppo le quote di un decimo pregresse, maturate in costanza del regime forfettario, non potranno essere recuperate.

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