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Possessore a carico e convivente con capienza fiscale: impraticabile il bonus del 50%

Il bonus scende al 36% se a sostenere le spese dell’immobile della moglie a carico è il marito. La detrazione spetta per la parte di immobile ad uso residenziale

di Marco Zandonà

La domanda

Nel 2023 mia moglie ha ricevuto in donazione dal padre una vecchia abitazione che intendiamo demolire e ricostruire a breve. La nuova abitazione avrà una destinazione d’uso promiscua, con il 75% della superficie ad uso residenziale e il 25% ad uso commerciale. Sarà la nostra prima casa per entrambi, in quanto non possediamo altre proprietà intestate. Io sono un dipendente privato e pago l’Irpef, mentre mia moglie è a mio carico. Prevediamo di contrarre un mutuo, probabilmente cointestato, per coprire buona parte dei costi dei lavori. Considerando questa situazione, per poter detrarre l’Irpef in 10 anni con il bonus ristrutturazione al 50%, sempre presumendo la fattibilità di poter usufruire del suddetto bonus, le fatture e i relativi pagamenti possono essere intestati a me, oppure devono essere intestati esclusivamente a mia moglie?
E. I. -

Nel caso descritto, per fruire della detrazione Irpef del 50% per le spese di ristrutturazione edilizia in 10 quote annuali di pari importo, le fatture e i relativi pagamenti dovrebbero essere intestati intestati alla moglie, in quanto proprietaria del’immobile oggetto dell’intervento, che tuttavia non potrebbe giovarsi dell’agevolazione essendo a carico del marito (articolo 1, comma 55, legge 207/2024). Viceversa il marito, come familiare convivente con la moglie proprietaria, ha diritto alla minore...