L'esperto rispondeAdempimenti

Il proprietario del negozio locato sconta il 50% delle spese di risrutturazione del condominio

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di Marco Zandonà

La domanda

Sono proprietario di un negozio concesso in locazione, ubicato in un condominio con prevalenza residenziale. Nel 2018 sono state sostenute spese di ristrutturazione su parti comuni condominiali da me pagate. Posso fruire delle detrazioni fiscali anche se l’immobile è locato, vista anche l’analogia con la sentenza 2549/12/2015 della commissione tributaria regionale di Milano riguardo le spese per risparmio energetico su beni merce di un’impresa locati?
G.B. – Milano

La risposta è affermativa in quanto, con riferimento alla detrazione del 50% per ristrutturazioni edilizie, non si applicano le limitazioni previste per i fabbricati locati da imprese in relazione alle spese di risparmio energetico (tra l’altro, nel caso di specie, il locatore sembra essere persona fisica e quindi le limitazioni non si applicano nemmeno per l’ecobonus). Per quanto attiene ai lavori su parti comuni di edificio a destinazione mista (abitativa, uffici, negozi, eccetera), come nel caso di specie, la detrazione del 50% (articolo 16-bis del Tuir, Dpr 917/1986, e articolo 1, comma 3, lettera b, n. 1-4 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, di Bilancio per il 2018; si veda anche la guida al 50% su www.agenziaentrate.it), compete per i millesimi di proprietà delle parti comuni sia per le unità abitative, sia per quella a destinazione diversa, solo nell’ipotesi in cui l’edificio sia a prevalente destinazione abitativa (oltre il 50% destinato ad abitazione, circolari 57/E e 121/E del 1998). Viceversa, se l’edificio è a prevalente destinazione non abitativa la detrazione, si applica comunque per i millesimi di proprietà delle parti comuni riferite alle sole abitazioni. Pertanto, se si tratta di edificio a prevalente destinazione abitativa, le spese per lavori su parti comuni condominiali consentono l’applicazione della detrazione del 50%, per i rispettivi millesimi, anche ai proprietari di unità a destinazione non residenziale come i negozi (privati o soggetti Irpef, anche esercenti attività commerciale, quali ditte individuali, società di persone), anche se il negozio è dato in affitto a terzi.

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