Imposta di registro, pignoramento presso terzi, interessi di mora
Il patrimonio assegnato nella scissione non blocca la solidarietà per i debiti tributari
Nell’operazione societaria di scissione per i debiti tributari non pagati dalla società scissa l’Amministrazione può sempre rivalersi sia sulla società scissa sia su tutte le società beneficiarie, indipendentemente dalle quote di patrimonio assegnato attraverso l’operazione straordinaria. Infatti, a motivo della specialità dei crediti tributari, l’Amministrazione deve sempre perseguire, nel rispetto del criterio di adeguatezza e proporzionalità, l’agevole riscossione dei tributi per osservare il principio costituzionale del pareggio di bilancio.
• Cassazione, sentenza 3233/2021
Non è violazione formale superare il massimo consentito per la compensazione
Non è una violazione meramente formale il superamento del limite massimo per la compensazione dei crediti d’imposta, perché ciò causa un ritardo nell’incasso erariale. Esso, infatti, va equiparato all’omesso versamento del tributo e va pertanto regolarmente sanzionato.
• Cassazione, ordinanza 3240/2021
Registro proporzionale per la sentenza di opposizione al decreto ingiuntivo anche se i crediti sono già soggetti a Iva
Si registra con imposta proporzionale anziché con imposta in misura fissa, la sentenza resa a seguito dell’opposizione a decreto ingiuntivo pronunciata sull’esistenza del credito ingiunto. Infatti per gli atti giudiziari di mero accertamento di diritti a contenuto patrimoniale non si applica il principio di alternatività Iva/registro, anche se essi hanno ad oggetto prestazioni o corrispettivi già assoggettati a Iva.
• Cassazione, ordinanza 3459/2021
Prima del concordato preventivo è valido il pagamento del terzo pignorato
È legittimo il pagamento eseguito, a seguito di un pignoramento presso terzi trascritto prima della pubblicazione della domanda di concordato preventivo, dal terzo pignorato (debitor debitoris ovvero debitore del debitore), a sua volta debitore nei confronti dell’imprenditore che ha proposto il concordato preventivo. Nel concordato preventivo non opera, infatti, il principio di spossessamento integrale previsto invece per il fallimento, in grado di rendere inefficaci i pagamenti eseguiti dal fallito dopo la sentenza dichiarativa. Per contro opera solo lo spossessamento attenuato in virtù del quale il debitore conserva l’amministrazione dei propri beni e l’esercizio dell’impresa sotto la vigilanza del commissario giudiziale.
• Cassazione, sentenza 3850/2021
Le donazioni tra ottobre 2001 ed ottobre 2006 non erodono la franchigia vigente per l’imposta di successione
Ai fini del conteggio della base imponibile dell’imposta di successione non rilevano, in diminuzione della franchigia di esenzione utilizzabile, le donazioni effettuate dal defunto nel periodo compreso tra ottobre 2001 ed ottobre 2006, allorquando l’imposta di successione non esisteva e le donazioni erano fiscalmente esenti. In tal caso l’Amministrazione non può avanzare alcuna presunzione di elusività ed attribuire così, scomputandole dalla franchigia vigente, rilevanza fiscale postuma a donazioni pregresse se, all’epoca in cui sono state effettuate, non era prevista alcuna franchigia di esenzione e neppure era ipotizzabile la sua reintroduzione.
• Cassazione, ordinanza 3989/2021
Anche se contabilizzati ai fini fiscali si applica il principio di cassa per gli interessi moratori
Gli interessi corrispettivi e quelli moratori, che contribuiscono alla determinazione del risultato di esercizio, possono soltanto contabilmente essere rilevati nell’esercizio di competenza in cui maturano, indipendentemente dall’effettivo percepimento da parte del creditore. In deroga a quanto è stabilito dall’Oic 11 tuttavia, per i soli interessi moratori, vige il settimo comma dell’articolo 109 del Tuir, il quale prescrive che concorrono alla formazione del reddito d’impresa in base al principio di cassa, ovvero nell’esercizio in cui sono percepiti o corrisposti.
• Cassazione, ordinanza 3994/2021
L’utilizzatore risponde della tassa auto nel leasing ma il contratto può prevedere la responsabilità solidale del proprietario
In caso di locazione finanziaria il soggetto passivo della tassa automobilistica è esclusivamente l’utilizzatore dell’autoveicolo concesso in leasing. Se poi il contratto prevede la solidarietà del proprietario, quest’ultimo diventa pure coobbligato. Il carattere di interpretazione autentica dell’articolo 7 della legge 99/2009, già recato dal comma 9-bis dell’articolo 9 del Dl 78/2015 non è stato intaccato dall’introduzione dell’articolo 10 del Dl 113/2016. Quest’ultimo ha abrogato, è vero, lo stesso articolo 7 della legge 99/2009, ma ha in ogni caso introdotto, per il futuro, una disposizione identica a quella cancellata.