Imposte

Imposta di successione se la holding trasferita non controlla l’azienda

Tra gli articoli 175 e 177 del Testo unico prevale il primo che è specifico

di Alessandro Germani

L’ambito applicativo degli articoli 175 e 177 del Tuir è il medesimo ma tra i due prevale il primo. Nel patto di famiglia, il mancato assoggettamento a imposta sulle successioni e donazioni si fonda sul requisito dell’azienda. Sono questi alcuni spunti dell’interpello 552/2021 delle Entrate.

Nell’ambito di un gruppo societario è in atto una complessa riorganizzazione. Il socio B esce e cede il suo 15% di Alfa Spa a una holding detenuta da C e D, e lo 0,52% ad A, che detiene già il 20 per cento. Il socio A conferirebbe il tutto (20,52%) in una sua holding beneficiando della neutralità prevista per i conferimenti di minoranza qualificata (articolo 177, comma 2-bis, del Tuir). Viene poi creata una super holding mediante conferimento delle azioni di Alfa Spa da parte delle due holding rispettivamente possedute da A (PF holding) e da C e D (MF Holding). Infine, A intende trasferire ai suoi tre figli l’intero capitale di PF holding senza imposta sulle donazioni (requisito del controllo mantenuto per almeno cinque anni dal trasferimento).

Circa la cessione dello 0,52%, che consente ad A di beneficiare del realizzo controllato per il suo conferimento a PF Holding, le Entrate osservano che essa permette di cristallizzare la condizione (partecipazione qualificata) per beneficiare della neutralità. In questo senso, il conferimento qualificato di minoranza, seguito da una donazione, non configura una fattispecie abusiva ai fini delle imposte dirette, a condizione che i presupposti del comma 2-bis dell’articolo 177 siano integrati. Quindi via libera dal punto di vista della disciplina antiabuso ai conferimenti neutrali secondo gli articoli 177 e 175, seguiti da donazione.

Circa il conferimento da parte delle due holding di famiglia a favore della super holding, laddove le percentuali di conferimento sono del 79,47% e 20,52%, sebbene astrattamente sarebbero applicabili tanto l’articolo 177 quanto il 175, secondo le Entrate si applicherebbe prioritariamente il secondo, perché riferito a partecipazioni di controllo e collegamento, a differenza del 177 che è generico. Questa interpretazione non appare del tutto supportata.

Venendo, infine, al patto di famiglia con cui A trasferirebbe le partecipazioni in PF Holding ai tre figli, secondo l’istante esso beneficerebbe dell’esenzione da imposta di successione e donazione. Tuttavia, secondo l’Agenzia, occorre guardare al requisito dell’azienda, laddove il legislatore ha voluto detassare i passaggi generazionali (Corte costituzionale 120/2020). Ciò anche nel caso delle partecipazioni. Ma quella detenuta in Alfa Spa da parte di PF Holding è di minoranza (20,52%) motivo per cui le Entrate non ravvisano le condizioni per disapplicare l’imposta sulle donazioni al caso specifico.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©