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Imu e Covid, doppio versamento al comune che nega l’esenzione per mancata dichiarazione

Di norma il mancato adempimento dell’obbligo dichiarativo determina la decadenza dal beneficio stabilito dalle norme ma data la situazione “eccezionale” dovrebbe bastare la sola sanzioni di 50 euro per omessa presentazione della dichiarazione

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di Pasquale Mirto

La domanda

Un comune il 1° luglio 2024 ha emesso un avviso di accertamento per l’omesso versamento dell’acconto Imu 2021. Si rammenta che la legge aveva previsto l’esenzione per il Covid per la fattispecie di albergo. Non viene contestata la mancata dichiarazione Imu, ma l’omesso versamento. Tuttavia il Mef ha chiarito lo scorso 1° febbraio 2024, nel corso di Telefisco, che tale dichiarazione può essere presentata oltre i 90 giorni usufruendo dell’istituto del ravvedimento operoso. Non essendo previsto un obbligo dichiarativo a pena di decadenza (Aiuti Covid), tutte le agevolazioni Imu collegate al Covid devono riconoscersi anche in assenza di dichiarazione Imu, la cui omissione è soggetto alla sanzione fissa di 50 euro. Si chiede pertanto se sia legittimo l’avviso di accertamento Imu del comune, dato che lo stato ha ristorato i comuni per il mancato incasso dell’Imu non dovuta per legge dello Stato. Si chiede, infine, se è sufficiente trasmettere la dichiarazione Imu anche in tale momento in cui è già avviato l’accertamento da parte del comune medesimo.
D. P. - Pisa

Dal quesito pare di capire che non sia in contestazione il diritto all’esenzione Imu Covid, ma solo la mancata presentazione della dichiarazione Imu. Ovviamente il Comune non avendo ricevuto la dichiarazione Imu e non avendo rilevato il pagamento dell’imposta ha notificato correttamente un atto di accertamento per omesso versamento. Il contribuente può quindi dimostrare che l’omesso versamento è derivato dalla presenza delle condizioni previste dalla normativa per il riconoscimento dell’esenzione...